Se non ci provi hai Perso ancora Prima di Partire !!!
E se arrivi in fondo, hai Vinto Sempre e Comunque.

Beppe GM & Gert dal Pozzo

giovedì 22 luglio 2010

Tre cime …. non dico una… non dico 2… ma dico 3

Già… ci sono voluti 50 anni, vissuti di continuo senza interruzioni, per percorrere un sentiero dolomitico.

Alla fine ce l’ho fatta anch’io, lo so che a molti di Voi questo farà sorridere,  stiamo parlando di sentieri percorsi da intere famiglie, con bimbetti e cagnolini che sgambettano su e giù per valli e boschi in fior, ma a me è sembrato di scalare l’Everest di infilarmi sul “collo di bottiglia” del K2.

Mi sono sentito un pò Messner e un pò esploratore d’alta quota… chi si accontenta gode e io modestamente ebbi a godere.

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Siamo partiti di buon’ora dal rifugio Auronzo verso il Rifugio Lavaredo e fin qua un’autentica autostrada di montagna bel “sentierone” largo ben pedonabile, poi dal Lavaredo abbiamo preso il 104 verso il Pian di Cengia… tutti nomi che ho sentito rimbalzare fra le orecchie negli ultimi due mesi da chi ha fatto la LUT… quella dei 90 km “collinari” .

“Avesse visto che facce stanche avevano i ragazzi all’arrivo” mi diceva la signora del B&B, e te lo credo 90 km su e giù per le dolomiti del Cadore la faccia stanca è il minimo sindacale stabilito per decreto.

Il nostro B&B è proprio attaccato al palazzetto di Auronzo, manco a farlo apposta, e vedendo il punto di partenza e di arrivo di quella avventura mi sembra di sentirla l’eccitazione della partenza a mezzanotte e la gioia del ritorno con faccia stanca presa in carico e portata all’arrivo con grande gioia e immensa soddisfazione finire una roba così è motivo d’orgoglio per il primo e in egual misura, e forse anche piu’  per l’ultimo arrivato.

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Non avevo mai camminato così in alto e lo scenario naturale è di quelli che ti apre a  una nuova dimensione, c’erano i racconti dei tanti che prima di me hanno percorso i miei passi, ma vedere le rocce e queste valli  perdersi sull’orizzonte tanto da sembrare lontanissime è un qualcosa che nessuno ti può raccontare, bisogna vedere è uno spettacolo che difficilmente puoi rendere a parole.

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Io ho sempre avuto molta paura dei sentieri esposti, ma un pò alla volta ci provo anch’io ad esempio questo innocuo passaggio che porta al rifugio Locatelli tagliando il ghiaione è stata per me un’impresa, cuore a 280 battiti al minuto per fare un passaggio che fanno le mamme tenendo per mano il bimbo :-)

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io & crucca bivio sentiro a destra Rif. Cengia giù al Locatelli

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io & crucca

E poi le “tre cime” quei tre sassetti come dice il Mauro di Parma finisher alla sua prima LUT, che fanno venire i brividi da quanto son belle … sentinelle di una natura sempre più circondata e infamata in nome di una crescita “civile” che non guarda piu’ in faccia a niente e a nessuno.

 

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Insomma … è un piccolo passo, me ne rendo perfettamente conto, ma chissà che un pò alla volta non mi possa finalmente sdoganare dalle mie ansie ansiogene e divertirmi anch’io in giro per le montagne.

Alla prossima ora si và in quel di Fregona a provare un pò di Troi.

Dante

lunedì 12 luglio 2010

ECOMARATONA DEL VENTASSO 11 luglio 2010

Bella e dura un’ ecomaratona con gli attributi assolutamente da non prendere alla leggera.

ventasso

In verità quest’anno si è avuta l’idea di aggiungere un pò di pepe al solito tracciato l’ascesa alla cima del Ventasso fin sotto la mitica croce “de fero”…..  pezzo duro ? Nooooooooo un infimo strappetto di 700/800 metri che sembrano 800 km tutti senza rifiatare un 15/20% continuo  fino ad arrivare alla croce e trovarsi in mezzo a fantastiche nuvole mitigatrici .. quasi freddo … in una giornata dove il caldo la fà da padrone.

L’ascesa in questa foto la fatica trasuda dai pixel

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da  sotto rende l’idea

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foto di Caio notare i puntini bianchi là dove finisce la foto … la salita deve ancora finire

Cima

che uomo…. che mito…. che….

Questo è l’arrivo alla croce dove l’amico Caio, compagno per lunghi tratti, mi ha immortalato assieme a Maria l’inglese che stava litigando con le sue scarpe e  Armando due anime dell’ Abbots Way e della ormai prossima ecomaratona della Val D’Arda che si andrà a fare il 15 Agosto …col fresco :-)

Partiamo dall’inizio… si arriva il sabato ed  è già è tutto un fervore di magliette rosse con la scritta STAFF che corrono tutti affaccendati  a far funzionare una macchina organizzativa che è a dir poco eccezionale questa è l’ottava edizione…. quindi meccanismi ben oliati e un ‘ intero  paese  che si prodiga alla riuscita di questa manifestazione … riuscendoci perfettamente.

Siamo io e Marco con Cinzia che si avvicina per la prima volta a questo genere di gare.

La Cinzia è perplessa non ha mai corso un trail e quest’anno, fra le novità, ci sono anche 30 km per i camminatori l’ideale per chi si vuole avvicinare soft al Trail… lei farà questa prova con partenza anticipata di un’ora, e già solo questa fotografia per me giustifica la fatica :-)

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S’ inizia con un giro basso che attraversa Busana punto di partenza per poi tornarci dopo aver girato la boa a  Cervarezza passando per il camping per un  circuito di circa12 km, già quelli enormemente caldi con temperatura vicino hai 25°c  e tasso d’umidità al 75% …robba tirribbille.

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poi da Busana si scende un paio di km e si inizia a risalire per il mitico “Tirone”

Qua si và su per 1200 metri almeno in mezzo ai boschi, il mio compagno di viaggio è Caio un Spirito Trail in gamba ce la si passa tra una chiacchiera e l’altra.

tirone

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foto di Caio

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Dante/Ruperzio  & Caio

Poi la mitica salitona alla croce di cui sopra per poi scendere di nuovo verso Busana il sentiero prima costeggia un bel salto sulla sinistra,ma poi si corre tra bellissimi prati fin verso il 35 km.   rivinoFoto di kappadocio

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Foto di kappadocio

Dal 35 km,  come storia insegna, i giochi si fanno pesanti e le scarpe staccano a fatica (almeno per me) , ma come spesso accade nel mondo del trail si tende a fare mucchio ed incontro dei compagni di viaggio con cui condivideremo l’arrivo a Busana tirandoci l’un con l’altro questo è il vero “spirito trail” che accompagna queste gare e che sempre mi fà stare bene, non sò i loro nomi, ma assieme si è condiviso sudore e polvere.

arrivo

E così con un arrivo in gruppo si è chiuso abbondantemente sotto le 7 ore come tra l’altro il cronometro a fianco puo’ testimoniare :-)

Un’ultima parola per segnalare modena corre ha fatto un servizio fotografico eccezionale solamente per passione bravi.

Intanto altri 42 km sono stati pestati ed un’altra carica di emozioni, immagini saranno archiviate… tutta roba sana da tirar fuori nuovamente nel momento del bisogno per risollevare l’anima quando necessario.

ECOMARATONA DEL VENTASSO voto 10 con lode.

Dante

giovedì 8 luglio 2010

EcoMartona del Ventasso 2010

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Alè tutti all’attacco del “tirone” la mitica salitona di Busana io ho un conto aperto con questa gara che l’anno scorso ho fatto solo in parte per colpa della mitica “bandeletta” che si era incazzata mica poco … dolore al solo ricordo.

Non vedo l’ora di sciropparmi l’erba di Busana e dintorni speriamo che il caldo torrido non mi uccida vi saprò dire.

Queste le previsioni del time tempo:

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io naturalmente arriverò minimo verso le ore 14 con soli 27 °c.. ma le alternative sono:

  1. correre piu’ forte e arrivare prima col fresco….. impossibile
  2. correre del mio passo (l’unico che riesco a tenere) e patire il caldo che ci sarà… possibile e probabile

Ciaoooooooo a presto per raccontarvi questa avventura, stavolta provo a fare foto chissà se ne avrò la forza.

domenica 27 giugno 2010

Allenamento tosto Mugnano - Futa 43 km

Oggi partenza alle ore 7 dai Prati di Mugnano per un lungo con Marco cercando di rispettare i cancelli del TROI DEGLI SCIAMANI i tempi dei cancelli dovrebbero essere questi… se non ho fatto errori clamorosi nei conti….e io li posso fare tranquillamente... gli errori naturalmente :-)

Partenza ore 4 quindi copiando e incollando dal sito:

  • Villaggio di Vallorch (km 14,400) - ore 7,40
  • Villaggio di Canaie (km 29,500) - ore 11,00
  • Piano di Valmenera (km 47,500) - ore 14,45
  • Località Crosetta (km 57,000) - ore 17,15

quindi:

14,40 km ore 7,40             in 3 ore 40 minuti
29,50 km ore 11,0             in 7 ore 00 minuti
47,50 km ore 14,45           in 10 ore e 50 minuti
57,00 km ore 17,15           in 13 ore 15 minuti
70,00 km  ore 19,00        in 15 ore

mumble….mumble….mumble….

In pratica faccio io il passo essendo il piu’ lento… parto tranquillo per lo piu’ camminando.

dopo 14,40 km questo il tempo in 2 ore 09 minuti
dopo 29,59 km questo il tempo passate 4 ore 43 minuti
al 42 km stop allenamento passate 7 ore 34 minuti

rimumble…..rimumble….rimumble…..

Così su due piedi questi “cancelletti” mi sembrano non così larghi, ed inoltre il TROI presenta un D+ di 4.500 metri il nostro allenamento invece è arrivato attorno a 2.000 metri. Tra l’ altro con   1.250 metri nei primi 10 km… non sò e’ importante fare altri trail duri e vedere come vanno le cose… certo che dopo 43 km avevamo ancora birra e gambe in ordine…  a parte  quel maledetto tendine che continua a incazzarsi in salita mannaggia :-( lo sto curando, ma il bastardo non si fà curare.

Un pensiero ai mitici “Forrest” parmensi finisher alla Lavaredo Ultra Trail 90 km interamente dolomitici, roba da veri trailer, quindi grande ammirazione per Mauro , Graz e Agno che ci hanno creduto e sono arrivati in fondo.

La LUT è quella gara che ti si attacca all’anima e ti fà sentire un grande per un pò… e giustamente dico io, chissà nel 2.011 potrei provarci anch’io… o forse è meglio che certe cose rimangano così, un sogno lontano… che a volte pensi di poter toccare, ma che poi se ne và irragiungibile.

Il link del nostro allenamento 
 http://connect.garmin.com/activity/38322176

Ciao a tutti

martedì 15 giugno 2010

TRAIL FONTESANTA (Bagno a Ripoli) Firenze

Mi sono iscritto a questo Trail edizione “zero”al TA del Malandrino dove ho conosciuto il suo organizzatore il Gianforc con cui ogni tanto si incrociano  le scarpe (rigorosamente da Trail) in quà e in là per sentieri.

Ho assunto la Crucca come compagna di fatica ormai contagiata definitivamente dal morbo Trialistico che si sta diffondendo per la penisola, ormai le gare Trail si sommano e si sovrappongono a velocità stratosferica.

Dopo una nottata in B&B (tra l’altro niente male) ci avviamo verso il punto di partenza presso il rifugio di Fontesanta ,dove arriviamo dopo essere saliti su per una stretta via sterrata, senza “sfondo” come dicono i vari cartelli appesi.

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Questo grosso modo è la zona nevralgica della gara dove si abbufferanno i 100 runners presenti e sarà un ricco pasta party primo, secondo, vino rosso acqua e caffè… complimenti a Gianforc e a tutti i volontari, come sempre, senza di loro nulla sarebbe possibile.

Al via le foto di rito il Miticojane e Mercurio simpaticissimi romagnoli che dove c’è da “sburdelare” ci sono sempre :-)

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Emmmmm …  evidenziato in giallo si nota il “camel bag” che la North Face mi ha chiesto di testare in occasione di questo Trail è molto comodo si inserisce sottopelle e si riempie con una facilità che non potete neanche immaginare … puo’ contenere sia liquidi che solidi… ha un diffetuccio … è facilissimo da “mettere”,  ma  quando lo devi “togliere” sono veramente tante le difficoltà che s’incontrano …. porca e poi sozza, sarebbe proprio da non usare  stò axxo di camel bag, ma ormai me l’ hanno dato e ho deciso che me lo tengo :-).

Ore 9,00 veloce spunta e via ci si butta subito in discesa quasi un paio di km a rotta

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di collo per la strada bianca fatta per arrivare in cima al rifugio, io la corro con la Crucca dopo una settimana intera di ferma decido di prendermela con calma…. anche perchè la temperatura e’ decisamente calda  e tra un oretta saranno dolori.

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Poi si gira in mezzo uno stretto sentiero decisamente bello, e sulla destra si vedono scorci stupendi che solo la Toscana e le sue colline ti possono far vedere, sono un continuo sali scendi i classici “mangia e bevi” che ti stroncano i muscoli io vado del mio passettino assieme alla Cristina e riesco a trovare il giusto mix tra correre e sudare .

Si continua a salire dolcemente, ma poi la strada s’impenna  e col caldo la salita si fà molto dura, pane per no,i allenati da tanti km in montagna, ma vedo parecchi “stradisti” in grande difficoltà.

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Il ristoro del decimo km è un’autentica oasi per tutti noi… ma “sorpresona” ci troviamo senz’acqua l’edizione “zero”  serve anche per rodare questi meccanismi e qua si è sbagliato clamorosamente la quantità, per fortuna ho le mitiche borracce Decathlon e sono in autosufficienza idrica.

Il sentiero si immerge in mezzo ad uno splendido bosco, altra discesa bellissima e anche tecnica  dove bisogna lasciare andare le gambe, ma sempre col rischio della caduta … il bello dell’ offroad :-)

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Verso il 13 km ultimo ristoro stavolta con litri di acqua appena arrivata, poi una salita  l’ultima tra rocce bianche che s’ inerpicano con una pendenza attorno al 20/25% gran fatica, ma con la scusa di aspettare la moglie mi fermo ogni tanto e mi riposo.

Bellissima l’ultima discesa molto tecnica in mezzo al “brecciolino”  con salti continui che spezzano la corsa… favoloso …. e poi all’arrivo assieme alla Crucca  stanca, ma contenta per questa bella avventura portata a termine ancora una volta con “decoro&dignità” .

Alla prossima fatika

questa la traccia by Kappadocio  http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=664923   le foto sono by  http://picasaweb.google.it/kappadocio/TrailDiFontesanta# e del MiticoJane.

Evviva la corsa nei boschi,ma sabato 71° Notturna di San Giovanni e soprattutto mitica bistecca a fine corsa :-)

Dante