Se non ci provi hai Perso ancora Prima di Partire !!!
E se arrivi in fondo, hai Vinto Sempre e Comunque.

Beppe GM & Gert dal Pozzo

lunedì 19 settembre 2011

ECOMARATONA DI PANTELLERIA

Pantelleria, era da qualche anno che pensavamo a questa meta per trascorrere le nostre agognate ferie, e conoscere la Tiziana, palermitana doc, al TA di Venezia ha dato lo spunto.

Sentire parlare la Tizi della sua isola d'adozione è stato illuminante ed unire la vacanza all' Ecotrail di Pantelleria è stata una scelta senza indugi, non ho avuto neanche bisogno di parlarne alla Crucca, tanto l' approvazione era scontata.

E così ora dopo tre settimane pantesche sono qui a provare a mettere in fila i ricordi.

Pantelleria mi è piaciuta subito a pelle, sarà perché appena sbarcati dall’aereo si ha la sensazione di essere in un isola vera non martoriata dal turismo di massa, ma abitata e vissuta da isolani veri che sfruttano un territorio aspro e difficile da coltivare, ma che regala prodotti unici e genuini ricchi di sapore.

Questa isola è mare azzurro e  verde smeraldo, bellissimo e difficile da raggiungere difeso da colate laviche che arrivano a lambirne le onde, a volte si ha l’impressione di camminare su colate appena appena raffreddate, che disegnano forme contorte e frastagliate.

Questa isola è verde come i suoi boschi che coprono la montagna che arriva a 800 metri. Questa è l'isola del cappero, suo ambasciatore nel mondo che è diffuso un pò ovunque, lo puoi trovare coltivato lungo i muretti di confine dei terreni o abbarbicato a una parete rocciosa a picco sul mare.

Questa isola è cucina sopraffina semplice nei suoi ingredienti ricchi di sapore e…. azzo come mi manca  è il classico posto dove andrei a vivere senza indugio.

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E poi c’è l’ Ecotrail gara magnifica che ci ha permesso di conoscere tutta l’isola percorrendola in lungo e in largo per 45 km con i suoi scorci a pagare della fatica perchè questa non è una gara semplice.

Si sale su single treck impegnativi e si scende per veloci discese su pietre laviche spesso instabili otto ore di fatica assolutamente ripagata... il lago di Venere visto da lassù assieme a Giorgio e Franco compagni d'avventura fino a quando non sono esploso, la diagonale che tagliava in alto la Balata dei Turchi e là sotto il mare verde, azzurro e bianco con la schiuma che sbatteva sulla sua scogliera nera.

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La partenza dal  faro di Punta Spadillo poi il Lago delle Ondine la salita alla montagna Grande il Monte Gibele la balata dei Turchi e il ritorno verso il faro di Punta Spadillo dove sbucando tra le rocce laviche nere che sembrano appena raffreddate passi sotto il gonfiabile ... io naturalmente da buon ultimo :-)

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Bravissimo Aldo organizzatore e tracciatore con i controfiocchi, addirittura la bandella gialla che segnalava l' eventuale errore di percorso.

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Ottimo il tempo se sbuca il sole a mio parere saltano il 50% degli iscritti. Un pò da rivedere la gestione dei ristori scappati via scordandosi l' ultimissima la Crucca 10 km senza acqua ... vabbè può succedere.

Ve la consiglio ragazzi perchè è un Trail vero più che Eco e rimane nel cuore.

Dante