E’ stato il mio primo trail, conosciuto quasi per caso grazie a Leonardo che mi suggerì di provarlo per vedere cos’era poi questo “trail”, inutile dire che l’esperimento funzionò e che tanti sentieri sono passati sotto le scarpe da allora.
E’ la quarta edizione e il ritrovo è sempre lì, a Casola Valsenio, noi arriviamo sempre il giorno prima per dormire presso l’agriturismo, ma questa sarà l’ultima volta, troppo caro per quello che offre, e poi ci ha deluso anche il mangiare punto di forza di questo locale e al termine della gara neanche la doccia… mancava l’acqua, vabbè l’incidente tecnico ci può anche stare però i nostri euro spesi sempre quelli sono.
Gli irriducibili del Poggiolo sono circa 200 persone, tanti amici ed anche tanti runners che provengono dalle gare su strada per provare la corsa in montagna e fare potenziamento.
Giornata serena ed alle 8e30 già si capisce che quando sbucherà il sole sarà “spettacolo” unico neo il freddo sembriamo tante cavallette impazzite che saltano sul posto.
in foto Mitico jane e Marco Golinucci Golo su Spirito Trail
Poi come al solito al via si lascia tutto dietro, non c è più freddo che tenga, ma solo un branco di bambini esaltati e urlanti che si butta per la strada sterrata come se la gara finisse 1 km dopo, ma saggiamente, come al solito, lascio sfilare la massa ululante e mi accodo al mio passo.
Sto proprio bene, mi viene da spingere, naturalmente è la mia spinta :-) nulla di eccezionale semplicemente la mia tapascio/spinta…….. però corro sempre senza mollare, anzi devo trattenermi e supero tante persone fino a quando non troviamo la prima vera salita dove si tace e si sale, un prato quasi verticale, si và su in fila indiana, come sempre in questi frangenti si è tutti uguali …. amo questi attimi dove si può respirare abbassando il battito cardiaco, la salita è sempre stata il mio pane.
Poi il crinale stupendo come al solito, tratti di bosco con veloci mangia e bevi, mi trovo solo, i più veloci sono davanti ma parecchi sono dietro, non c’è male vecchio valà.
Al Poggiolo non ci si può perdere il sentiero è tracciato benissimo e l’ho fatto quattro volte in fatti al primo bivio un pelo in dubbio imbocco la via sbagliata e quando mi fermo dietro dime 20 runner mi guardano dubbiosi decidiamo di tornare indietro e facciamo bene riguadagnando la via giusta.
Come al solito in discesa mi triturano tutti e mi capita anche di scivolare in alcuni tratti ghiacciati, quindi sovviene la saggezza innesco il “ruperzio’s passo” e non mi prendo nessun rischio.
Sarà così per tutti i 21 km chiusi in 2 ore e 54 minuti quasi record, mi sono divertito un sacco, una gara scivolata via solo con puro divertimento, pensavo, mentre attorno a me osservavo l’età media dei compagni di viaggio, che finchè sul sentiero riesco a tenere il passo di tanti ragazzotti con 20/25 anni di meno con un minimo di decenza apparente, devo solo essere enormemente contento….. e sai una cosa ? Io sono proprio strasoddisfatto del come sto interpretando questo tipo di gara, senza uccidermi di fatica (quasi mai) e cercando di mantenere un dignitoso decoro, equilibrio quasi perfetto tra decadenza atletico senile e divertimento fanciullesco :-)
E così sia … evviva il trail.
Dante
Bellissimo il Poggiolo: l'ho fatto una volta sola, ma un giorno mi piacerebbe riprovarci. Viva il trail e l'intepretazione che ne dai!
RispondiEliminaGrande Dante! Ti ho intravisto, attorniato da giornalisti e fans, tra un saltello e un altro ti ho buttato un saluto, mentre eravamo tutti "viscini viscini" Prima della partenza! Bellissima cronaca e bellissima gara! W il trail! A presto.
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