Se non ci provi hai Perso ancora Prima di Partire !!!
E se arrivi in fondo, hai Vinto Sempre e Comunque.

Beppe GM & Gert dal Pozzo

mercoledì 19 ottobre 2011

TARTUFO TRAIL 2011

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Sono partito solo soletto la mia metà ha preferito il vile bitume ed è volata ad Amsterdam a fare la sua Maratona.

Sono un pò titubante non vorrei esagerare con i km, ma non riesco a trattenermi a me correre in mezzo ai monti mi piace troppo e così sono qua a Calestano a dire la verità c’ero anche l’anno scorso, ma da povero spettatore  infortunato, ci ho litigato per un anno con i tendini, ma ora sembra che ci riesca a convivere (mentre scrivo tocco non si sa mai).

L’ anno scorso non ho avuto una buona impressione da questa gara,  pioveva a dirotto con tanto freddo e un percorso balisato male e pure sabotato da qualche buontempone ha contribuito a rovinare la gara, molto probabile che chi organizzava avesse ben poche colpe.

L’ impegno degli organizzatori e la vicinanza da casa mi hanno convinto che era giusto tornarci… ed ho fatto bene.

Inizio dalla camera dell’ albergo da subito mi ha messo allegria,  vale la pena pubblicare  la foto….. merita.

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Non la trovate favolosa Sorriso il primo bagno con camera che io abbia visto fantastico !!!

Ritiro il pettorale e ascolto il breafing con le raccomandazioni sulla gara dell’indomani, dopo aver scambiato due chiacchiere con Beppe e Filippo, mi vien voglia di andare subito in branda, è stata una settimana infernale per la testa troppo piena di pensieri cupi e per il fisico a rischio raffreddore e nonostante Filippo carinamente mi venga a cercare per fare baldoria,  alle 9 sono già a letto non sono decisamente da compagnia.

Alle 6 sveglia, vestizione e  prima sorpresa, fuori un freddo cane con non più di 3/4 gradi azzo… la brina per terra . Il primo “giazzo” dell’anno è arrivato e scatta la braga lunga e due strati più una marea di vestiario come al solito inutile dentro lo zaino, io esagero lo ammetto, ma una maglia di ricambio corta e una lunga la voglio sempre con me.

Alla partenza Filippo mi controlla lo zaino per verificare la presenza del materiale obbligatorio, si scherza e ci si dà appuntamento al ristoro del 40 km dove mi aspetta col Tesar per darmi la scossa, due chiacchiere con Antonio e  5 –4 –3 –2-1-0 viaaaaa !!!!! 200 trailer vocianti partono all’ assalto della montagna.

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Partiamo a passo controllato, un atleta guida il gruppone mantenendo una velocità moderata e appena usciti dal paese scattano i top runner, vedo la fila che si snoda verso l’alto con i migliori che corrono nonostante la forte pendenza …. altro pianeta altra età ad ognuno il suo tempo il mio in parte l’ho già speso.

A volte mi domando perchè mi piacciono tanto queste gare ci sono diverse ragioni, ma forse la più importante è che quando rimango solo in mezzo alle colline mi riesco a creare un buon equilibrio mentale… la testa lavora libera, i pensieri si susseguono, i più disparati frammentati da attimi di attenzione per non perdere la traccia.

Navigo come in una nuvola, in uno stato di piacevole torpore una sorta di trance emotiva dove convive la fatica e la determinazione ad arrivare…. ogni gara cresco ho la consapevolezza che pure io posso, non è una frase banale buttata lì…. è proprio così che a me capita, ho imparato ad alimentarmi senza più avere quelle cadute di energia da fine carburante in cui spesso mi sono imbattuto,ho imparato a sopportare i piccoli dolori che puntualmente arrivano dopo un certo kilometraggio, ho imparato a trattenermi, non sperperando velocemente le energie, a camminare o correre per ore in solitudine incontrando crisi che arrivano, ma che poi si allontanano scivolando via.

Immerso nei miei pensieri arrivo velocemente al 21 km, un’altra cosa che ho imparato è buttare via orologio, Garmin, cronometro io lo posso fare…. io lo devo fare…. ho il mio passo ed è quello che devo tenere se voglio arrivare in fondo, andare più forte può solo voler dire scoppiare e finire anzitempo.

Al CP2 mi viene incontro un ragazzo dell’organizzazione che mi incita, sei in vantaggio di 21 minuti sul primo cancello, mi dice,  ed ora posso decidere se giro a destra vado per i 28 km a sinistra si prosegue per i 50 non ho mai avuto dubbi via per la lunga.

A pochi km il CP3 non sò perchè così vicino boh !!! Dopo la punzonatura del cartoncino continuo la mia gara, seguo la traccia palline giallo fosforescenti alternate a cartellini attaccati agli alberi, tutto perfettamente posizionato impossibile perdersi.

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Questo percorso a tratti è incredibile, mi sono guardato attentamente attorno e si vedevano solo boschi alberi e montagne, nessuna casa, nessuna strada, mi è venuto in mente certi scorci canadesi…. veramente notevole, i colori autunnali con tutte le sfumature di rosso una cartolina fantastica.

La fatica s’inizia a sentire, ma rimane tutto sommato sotto controllo, e lassù finalmente il quarto cancello sono al 32 esimo km solita punzonatura, due chiacchiere veloci con i volontari e si riparte non pima di aver confortato Edered avvolto nella sua giacca in attesa del recupero dopo il ritiro, per lui è un momento no, gliel dico in continuazione parti più piano mannaggia, poi se ne hai allunghi.

Faccio passare Sergio e Michele, vanno più forte di me soprattutto in discesa  inutile fare tappi, subito dietro di me il mitico Bucci Ultramaratoneta con le controballe reduce dalla spartatlhon 240 km un mostro di resistenza con decine di gare lunghissime nelle gambe e tantissima esperienza di deserto, scambiamo due chiacchiere è una persona interessante da ascoltare, avrei mille cose da chiedergli, ma bisogna fare ancora 10 km quindi pedalare.

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Ultime salitine senza pretesa e poi 6/7 km di discesa tra sentieri stretti e carrareccie con sassi smossi,difficile stare in piedi, se uno si trattiene rischia i crampi è meglio mollare e fare un po’ di equilibrismi poi un piccolo tratto in salita e mi appare Filippo azzo… buon segno il 40esimo km, incredibile dal 32 al 40 è volato grazie al discesone tecnico che ha portato via il tempo.

Poi fino a due km dal gonfiabile  sarà solo una piacevole cavalcata al piccolo trotto in compagnia di Sergio e Michele, gli ultimi 2000 metri sarò solo non tengo il loro passo, ma all’arrivo Sergio mi ha aspettato e dopo aver tagliato il suo traguardo torna per accompagnare me, mi ha fatto piacere.

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Bella questa gara, organizzata perfettamente con  un gran bel percorso appenninico con discese e salite ben distribuite  e incredibilmente sono fisicamente integro, nessun dolore e quasi pronto a ripartire.

In tutto 7 ore e 52 minuti sulle gambe, ma perfettamente integro non male vecio !!! E anche il Tartufo Trail l’abbiamo sdoganato.

Avanti per la prossima.

Buone corse a voi tutti

Dante

3 commenti:

  1. Mi verrebbe da dire che era proprio un cesso di camera :-)
    Complimenti per come porti a termine i trail! Ieri sera ho corso insiema a Giuliana (vincitrice della lunga femminile) e Betty (3° della 21km). Ovviamente entrambe molto soddisfatte della gara!!

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  2. Il tuo appunto sulla corretta alimentazione è molto interessante: magari potresti dedicarci un post portando le tue ricette. Ottimo trail davvero, leggo dappertutto solo commenti entusiasti.

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  3. Vale la pena partecipare ad un trail del genere solo per la camera ... a parte le battute, complimenti, i tuoi chilometraggi per me sarebbero improponibili !

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