Se non ci provi hai Perso ancora Prima di Partire !!!
E se arrivi in fondo, hai Vinto Sempre e Comunque.

Beppe GM & Gert dal Pozzo

lunedì 2 maggio 2011

Abbots way 2011

Iniziamo così perché è bello e lo è talmente tanto che ogni volta lacrima l’occhio.

Abbots

L’ arrivo a Bobbio  assieme all’amico Gaggio ed alla mia sinistra Antonio 2° nella classifica finale tappa doppia  che mi ha fatto l’onore di accompagnarmi al traguardo …. semplicemente un grande, alla destra di Gaggio l’amico Rundiamo che ha stretto i denti ed ha corso la sua frazione nonostante gli acciacchi … grandissimo anche lui.

Finisher !!!  Già… 65 km al sabato + 60 km alla domenica 125 km da Pontremoli a Bobbio in un continuo vortice di emozioni 22 ore 52 minuti e 14 secondi di… pensieri… sensazioni estreme…. sconforto… gioia…. tutto questo regala questo incredibile sport che fà conoscere ogni volta persone nuove e  che ogni volta ti fà guardare dentro, spremendoti lasciandoti alla fine sin quasi inebetito, stravolto, ma conscio di aver partecipato a qualcosa di grande.

Arriviamo a Pontremoli al Venerdì sera partecipando al rito del ritiro del pettorale con annesso pacco gara, il paese è già un fermento di trailers affaccendati nella ricerca di un locale dove rifinire il pieno di carboidrati.

Dopo essere stati respinti malamente da svariati locali troviamo una miserrima pizzeria …meglio che niente i gestori ci fanno capire che loro alle 21 vogliono chiudere, ma se proprio dobbiamo insistere nel rompere le balle un qualche tralcio di pizza ce lo danno, mamma mia manco gli avessimo chiesto di mangiare agratis , mah !!!

Comunque arriviamo belli stanchi ad occupare la nostra camerata nel bellissimo seminario di Pontremoli …. una salita micidiale con borsoni enormi (ognuno di noi puo’ vestire almeno tre atleti sia in tenuta invernale che estiva)  dormiamo in 8 in una stanza, Parmigiani e Bolognesi uniti in questa fantastica avventura… naturalmente russerò tutta notte allietando le poche ore di sonno che ci restano.

Sveglia ore 4e30 ritrovo ore 5e30 partenza ore 6 del sabato mattina ognuno con la sua meta… per me Paolo Agnos, Mauro, sarà tappa doppia da 65 + 60,  Riccardo abbinato ad un altro amico parmense il corsaiolo Federico uno che corre forte, Crucca in coppia con Giovanni, Fausto assieme a Roberto canoista estremo di Borgotaro appena conosciuto e accoppiato da Elio l’organizzatore, faranno la Twin team dividendosi a meta’ le due tappe che io faro’ per intero… decisamente la loro gara è piu’ umana.

La mattina nel buio della piazza siamo tutti lì in attesa del via…. gli ULTRAMAN della tirata unica 125 km senza fermarsi e noialtri ognuno immerso negli ultimi preparativi.

partenza

Foto del malandrino Fedele

Sono talmente sparso e affascinato da tutta la coreografia che accompagna queste gare che il via arriva all’improvviso e mi coglie di sorpresa non c’è più tempo di pensare si deve pedalare e via.

Dopo una breve corsa su asfalto con tanto di ingorgo da traffico presso un campo tiro con l’arco, iniziamo la salita verso la cresta del “Borgallo” in mezzo ad un bosco appenninico da favola.

salita al Borgallo

Poi la cresta, bellissima l’ ho tovata l’anno scorso in mezzo alle nebbie, la ritrovo con la stessa nebbia abbarbicata alla cima dello stretto sentiero splendido che ci porterà in una veloce discesa di  qualche km a Borgotaro, sto correndo e camminando (soprattutto camminando) con Paolo  Agnos amico parmigiano, lui ha qualche problema con lo stomaco, ma è più veloce di me sicuro e infatti dopo il ristoro di Borgotaro allunga il passo ed io saggiamente lo lascio andare.

Da Borgotaro a Bardi per me è tappa nuova il team twin dell’anno scorso con Fausto, mi aveva fatto conoscere solo le prime due mezze tappe sò che la seconda metà dei 65 km sono più duri … ma porca vacca così duri no…  non me li aspettavo strappi tosti non la dolce salita dei primi trenta km.

Faccio amicizia con Andrea Salernitano Doc, gran compagno d’avventura è un pò in difficoltà per una mezza contrattura guadagnata contro un qualche ostacolo naturale tra i tanti che il ricco menù Abbots offre, sarà il compagno perfetto per far scorrere i km che mancano a Bardi.

La discesa che arriva  al ponte di Bardi è veramente impegnativa almeno 2 km di single treck che assolutamente non si possono camminare per la forte pendenza  bisogna correre per forza, ora il castello lassù l’ultimo strappo e l’arrivo…. ed i primi 60 km sono andati, il tempo per un saluto ad Andrea un in bocca al lupo per i suoi 125 km e via sotto una doccia in palestra… sono stanco, ma non in maniera così drastica e definitiva mi fà male un pò tutto, ho solo bisogno di raffreddare i motori e pensare se è il caso di mettere dentro i successivi 60 km che mancano.

La sera si mangia in quel di Ponte Lecca tutti assieme, il  gruppo dei toscani Rundi, Fedele Gaggio il reggiano Nikos che ha un passo camminato da paura in pratica và piu’veloce di me camminando se si mette a correre un domani passa sopra a tanti garantito.

Rundi malandrino DOC zoppica i tendini infiammati…. conosco il problema è avvilito domani ha deciso di non correre, mi dispiace, Gaggio è indeciso ha fatto i suoi primi 65 km non ha voglia di farsi gli altri 60 dovrò fargli cambiare idea.

Vado a letto stanco ed anche un pò dolorante domani mattina la vedo durissima.

2° tappa.

Ci troviamo davanti al Castello che per questa edizione è no-limits chissà perchè forse sporcavamo ? Mah !

Ho male ai tendini e pessime sensazioni sono decisamente arrugginito, ci provo, ma sono poco convinto … partiamo come al solito di corsa attraversiamo il paese e iniziamo  a salire verso il monte Lama e la sua croce sono da subito in piacevolissima compagnia Stefania, che di solito mi passa sopra, ha male ai legamenti del ginocchio ed è costretta a gestirsi passo breve cioè il mio  Sorriso ci sono Gaggio e Fedele malandrini inside tutti in fila verso la cresta, la salita inpenna e velocemente arriviamo al pianoro   che già conosco quello della ECO della Valdarda favoloso pratone appenninico con cavalli al pascolo e panorami mozzafiato.

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Che spettacolo i cavalli  sono bellissimi e i puledrini curiosi si fanno incontro ai bipedi che camminano, bisognerebbe fermarsi e lasciarsi andare a qualche ora di riposo e contemplazione.

Malandrini al pascolo crinale Monte Lama  Abbots way 2011

Fedele e il Gaggio si godono il momento…. ohhh, ma quanto bello è sto trail.

Poi una veloce discesa ci porta al ristoro dei 15 km dove troviamo il Rundi e Nikos che ci fanno il tifo, ripartiamo verso Farini solo Gaggi che in discesa si diverte a mollare è sparito oramai è 10 minuti  avanti a noi-

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La discesa del Lama

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E si procede alternando cammino e corsa poi a 5 km dal cambio dei Twin di Farini la Stefania trova nuove risorse e trovato l’ assetto meno doloroso parte per dare il prima possibile il cambio alla Barbarella socia in attesa…. che tosta Stefania.

Fedele è un pò abbacchiato sapere che l’avventura in twin non sarà completata gli pesa pensa al suo compagno in borghese costretto a saltare ed invece no… a Farino sorpresona !!

Rundi in assetto da guerra parte tra gli incitamenti di tutti grande il malandrino. e grande Fedele era contento come un bimbo per il suo compagno ritrovato.

Veloce pit stop se mi fermo si raffredda il motore e non si parte più, Fausto e Giovanni che hanno già fatto partire i loro gemelli mi chiedono se me la sento… e me la sento si faccio due versi al Gaggio che sta “gaggiando” da qualche parte e via verso il ponte gobbo sono gli ultimi 30 cosa vuoi che siano Sorriso

Sono solo un pò duretti salita continua sino alla sella finale lassù che ci aspetta.

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Questa la foto di Fedele che ci ha accompagnato trovandosi in tutti i ristori.

E su sempre su fino alla oramai famosa Sella dei Generali

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Mamma mia…. un crinale largo con vista mozzafiato dietro tutte le montagne appena scavallate si dovrebbe correre …. si dovrebbe… lascio che Gaggio vada stà bene e la vista a destra là in fondo del mitico ristoro degli alpini, col loro celeberrimo minestrone, mi restituisce energia positiva …. incredibile 110 km mai una crisi seria inizio ad avere vibrazioni da finisher.

Mi scaraffo un piattone verduresco e mi trascino dietro il Gaggio che starebbe lì fino a stasera, ma mancano 15 km micca brustolini…. iniziamo a scendere in discesa Gaggio và via bello sciolto giusto così ha molta più gamba io devo limare non eccedere .

Alterno passo e corsa in discesa ancora abbastanza sciolto, altri volontari, tutti fantastici ben posizionati, organizzazione da dieci lode tutto perfetto, mi dicono solo 10 km evvai incontro un altro runner incredibile tappa unica ancora in giro tra l’altro fresco avrà dormito molto … non ho il coraggio di chiedere, poi un altro con un errore sul percorso di 13 km fatti in più naturalmente … imbufalito.

Ultimo ristoro frazione di Colli mi dicono 2 km di salita poi la famosa picchiata verso Bobbio me l’ha racconta  il mitico Beppe l’anno scorso ricordo bene le parole “paurosa da far con le gambe stanche” e se vale per lui ancor di più vale per me.

Poi la sorpresa giro attorno all’ ennesimo caseggiato e mi ritrovo un losco figuro che cammina zoppo e “chillè costui” azzo …. il Gaggio in evidente difficoltà e no porca vacca no…. cerco di spingerlo a  non desistere, ma di quel passettino ad arrivare ci si mette ore, addirittura si sdraia a terra, ha una coscia che balla da sola impressionante la mamma di tutti i crampi.

Poi improvvisamente appare là sotto lui…. Bobbio porca vacca che iniezione di adrenalina come bere 1 litro di caffeina… Gaggio ha male, ma non posso lasciarlo lì…. non esiste… lo tiro sù e lo incito con una marea di incoraggiamenti e gli devo avere rotto talmente i maroni che ci prova… gli dico “magari a correre fà meno male che a camminare” e qui il Malandrino Gaggio Gaggioli dimostra di che pasta è fatto, si fionda giù per la stretta pietraia , davanti a me ed io dietro a spronarlo corriamo per almeno un paio di km.

Fino alla fine di questo incredibile single treck spaccagambe, e dire gambe è parola grossa, rifiatiamo e corriamo sul mitico Ponte Gobbo…. ci sarà ancora il gonfiabile ? Percorriamo un paio di vie  e finalmente vediamo l’ultima stretta curva appena girato l’angolo Gaggio mi la mano … laggiù il gonfiabile e improvvisamente urla da stadio, ma per chi ? Per noi ?

Sì erano tutti lì toscanacci, parmensi, le socie la Crucca Giovanni tutti lì ad urlare per noi …. una gioia che si fà fatica a raccontare da quanto è intensa, mi vedo arrivare incontro Antonio che mi accompagna verso l’arrivo il 2° arrivato che festeggia gli ultimi tapascioni e Rundi che prende la mano del compagno malandrino….. mi sono commosso…. vacca boia se mi sono commosso… un arrivo così ti rimane piantato dentro tutta una vita … e Armando ed Elio con due facce da sonno incredibili…. stanchissimi, ma gli si legge dentro l’orgoglio  di chi sà di aver gestito la “gara perfetta” .

E finisce così quella che per me è stata una gara incredibilmente favolosa, dove tutto è andato bene…. ma che bello che è questo sport ragazzi ed io lo correrò finchè ne avrò forza.

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Buone corse tra i boschi

Dante

8 commenti:

  1. ..quando ho visto i cavalli credevo ne aveste sellato uno e l'aveste preso in prestito ;)Bei posti!

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  2. bravo bravissimo, io sono ancora un pò dolorante ma sono contenta comunque! alla prossima avventura.

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  3. @arirun
    lo puoi dire forte che lo abbiamo pensato :-)

    @ste
    grandela ste devi essere contenta ps: anchio ho un po' sofferto a bocce ferme dietro il ginocchio

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  4. @fatdaddy
    dai che oramai stai scivolando nel trappolone pure tu... il passo è breve 42 poi 50 poi 60 poi .... te vai anche forte in un giochino così ti togli anche qualche soddisfazione ti ci vedo bene

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  5. Bella storia, Dante. La cosa che mi pare di vivere sulla mia pelle è l'emozione all'arrivo. Ci sta la lacrimuccia... alla prossima

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  6. Ciao Dante, non ti conosco ma sono quel fortunello che si è fatto 13km in più (da GPS per la precisione 12,560km e 2:10:45 di tempo perso...)
    Ho seguito le pennellate rosse e bianche del percorso 001... l'anno prossimo starò più attento!
    Ciao ciao

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  7. bellissimo resoconto! Spero ci sarai anche nel 2012. Il castello di Bardi è off limits perchè stanno ristrutturando (cantiere aperto), non perchè sporcavamo, anche se qualcuno forse dovrebbe sporcare un po' meno, soprattutto ai ristori.....
    Ciao, complimenti

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