Ci sono giornate decisamente storte, quella della vigilia di questa gara è una di queste.
Il tempo è autunnale e per quella che viene definita la ecomaratona più calda d’Italia è decisamente il colmo, piove per tutto il sabato, raggiungiamo Bore sotto un autentico diluvio con strade ridotte a torrenti in piena.
Trovato l’ albergo abbiamo subito a che fare con la proprietaria… un’ autentica arpia, che si esprime a suoni gutturali con sguardo torvo e che sembra sempre pronta a morderti, secondo me è anche velenosa.
Le camere sono da film dell’orrore e scappiamo appena possiamo per andare a cercare una trattoria dove ci si possa tirare sù il morale, e almeno lì si prende bene e si assaggia i tortelli all’ erbette con ricotta ,veramente eccezionali, alle 21 tutti a letto tra cupi pensieri.
Domenica 15 lè tutta un’altra storia… già scappare dall’ albergo dà un gran senso di conforto e poi rivedere la luce del sole che ci prova dà la scossa al morale, arriviamo a Morfasso quasi in allegria la gara si farà nonostante il tempaccio del giorno prima.
Ci sono 15 gradi e alle 7 del mattino iniziano ad arrivare i runners a colorare la giornata in partenza saranno 150.
Temperatura ottimale 15°c e brezzolina, e soprattutto le nuvole alla larga evvai !!!
Un piccolo breafing e l’Elio fà scattare il conto alla rovescia, e via...
Un giro attorno al paese e s’inizia a salire, il serpentone colorato se ne và per i monti, ancora non riesco a rendermi conto quanto sarà duro questo trail, ma la sfilza di nomi di montagne che ha fatto l’Elio un po’ mi preoccupa in effetti ha indicato tutte le cime attorno senza schivarne neanche una… mah!!!
La pioggia del giorno prima presenta il conto e da subito si ha a che fare con bellissime pozze ripiene di fango argilloso, quello da scarpa da 3 kg per intenderci il bello del correre offroad e ci si diverte un sacco.
La prima parte di questa eco è decisamente corribile, per me quasi una fregatura le salite camminate mi danno il tempo di rifiatare, ma qua si corre.
Poi inizia la salita con l’ascesa alla Madonna del Monte e qui già i giochi si fanno pesi, molto bello e suggestivo il calanco.
Poi completato un anello attorno al monte si và alla Croce dei Segni, 1070 m slm e si torna indietro verso la seconda parte della Eco…. quella che porterà al crinale,che un pò mi preoccupa.
Attraverso la carrareccia fatta a ritroso e alcuni tratti di strada asfaltata andiamo velocemente incontro al bosco ricco di pozze e fango finito il bosco ed arriviamo finalmente ai piedi del Monte Monegosa dove il sentiero s’inerpica in verticale aprendo ai fianchi ampi spazi vuoti dove io ogni tanto infilo lo sguardo cagandomi addosso naturalmente:-)
Ma tengo duro e mi arrampico facendo l’indifferente (sguardo a terra a controllare dove appoggio i piedi)
Poi le famigerate corde, ma lì ormai sono colto da un’ inaspettato coraggio, non so se il vento che tira forte o lo stupendo spettacolo che mi circonda, ma senza un briciolo di paura a tratti anche corricchiando mi infilo giù appeso alle funi …. bellissimo.
Poi entrando di nuovo nel fitto del bosco si raggiunge l’ultima asperità il Monte Lama e i suoi bellissimi pratoni già proprio lui quello che all’Abbots Way è stato saltato per la presenza di nebbia (ora che ho visto ancor di più decisione saggia)
Infine una discesona spezza gambe (quel pò rimaste ovviamente) ci porta con saliscendi continui verso l’arrivo attraverso carrareccie immerse nel bosco.
L'intero percorso su Every trail
Poi infine Casali il suo traguardo e un fantastico pasta party, ho impiegato 6 ore e 13 minuti tempo da perfetto tapascio/trail/runner le gambe quasi nuove già il giorno dopo, ma un’insolita stanchezza di fondo a cui non sono abituato… mia nonna… fantastica nonna emiliana … tutto lasagne e tortellini soleva spesso dire "La vciaia l'è una brotta bagaia!"
Quanto aveva ragione mia nonna Corinna.
Concludendo una Ecomaratona vicino a casa organizzata in maniera impeccabile, con ristori perfetti ben forniti e presidiati… note negative noi….che continuiamo a buttare pattume a destra e manca nonostante bidoni e sacchi ovunque… parlo al plurale perchè nonostante io ci stia attento a non far cadere nulla a terra mi ritengo corresponsabile in quanto partecipante, possibile che si debba essere merdoni per forza :-((
Buone corse a tutti e un abbraccio
Dante
Stupendo il servizio foto offerto da modena corre bravissimi
Ecomaratona Valdarda (PR) - Arrivi di Italo Spina
Ecomaratona Valdarda (PR) - di Italo Spina
e bravo il kappadocio sempre armato della sua macchina fotografica
Ecomaratona Val d'Arda 15 agosto 2010
Bellissimo il fango, ma forse quelle discese "accordate" ed esposizioni rocciose non fanno per me. Fortuna che sei uscito indenne... dall'albergo!
RispondiEliminaoh, vedo che i commenti scarseggiano,sarà il periodo delle ferie?, aumentano i "Missing" come il sottoscritto, oramai + che un uomo uno zombie , ho finalmente ripreso a muovermi, soppa sl'è dura ! ! una frase può essere rissuntiva delle tre uscite fatte fin ora : "puff puff, pant pant"
RispondiEliminaCo-oo-oo-oo-mplimenti, per l'ennesima fatica,a tè e a Marco (31°, Grande !)
@caio
RispondiEliminase riesco a fare io il percorso ci puo' riuscire chiunque tranquillamente :-) anche se devo ammettere che stavolta ero particolarmente aggressivo sul pezzo sarà stata la notte nell'albergo 7 stelle.
@fausto
riprendere lè sempre dura mia caro ... ma anche procedere correndo non scherza insomma si fà fatica comunque ... visto marco che roba è andato a palla bravissimo, ma anch'io modestamente mi sono messo in una posizione di classifica media che di solito non e' la mia, eravamo ispirati.
Per me era la prima volta..se vuoi vedere la mia versione dei fatti la tua mi è molto piaciuta peccato non aver conosciuto l'albergatrice:)
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