Se non ci provi hai Perso ancora Prima di Partire !!!
E se arrivi in fondo, hai Vinto Sempre e Comunque.

Beppe GM & Gert dal Pozzo

lunedì 11 aprile 2011

Traversata dei Colli Euganei 10 Aprile 2011

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Partiamo dal fondo, quest’anno addirittura il diploma questa classicissima del trail alla sua 27° edizione se mi ha regalato sensazioni fantastiche la prima volta, ma la seconda è riuscita andare oltre.

Edizione “secca” meravigliando l’esercito dei trailers, quest’anno madre natura non innaffia il percorso, dopo alcuni anni di fango (tre consecutivi) la pallina della roulette si ferma su caldo e terreno duro e compatto.

La giornata di Sabato ci accoglie con punte di temperatura oltre i 30 gradi, c’è di che temere il peggio, ed invece la mattina si presenta sì calda e soleggiata, ma rinfrescata da un venticello fresco predisposto opportunamente dall’organizzazione :-)

Due parole vanno spese per tutte le persone che permettono questa gara, primo tra tutti il mitico Emme (su Spirito Trail) fantastica persona che spende tanto del suo tempo per far sì che tutto scorra liscio in questa giornata.

I volontari sono tanti e tanti sono i ristori sparsi lungo il percorso (quest’anno allungato di almeno 1 km).

Arriviamo alla sera io la Cristina e Mauro che arrivando da Parma si è aggregato a Bologna…. manca Giovanni a casa con un piede distrutto e infiammato dappertutto :-( speriamo recuperi presto.

Ritiro pettorale e cena in compagnia di tanti Spiriti Trail tutti ragazzi mediamente con 20 anni in meno di me sul gobbone, ma io me ne rendo conto solo se ci penso, perchè normalmente mi sento uno di loro… almeno ci provo.

Due chiacchiere e a letto non prima di preparare gli arnesi del mestiere lo zainetto con il camel bag, le scarpe ….. quali usare ? La maglietta…. ne abbiamo mediamente 25 a runner, ma quella che ci vuole è sempre la numero 26 quella supertecnica che traspira sudore e fatica facendoti aumentare l’andatura di almeno 2 minuti al km, tutte fischiate naturalmente chi và forte ci và anche in mutande e a dorso nudo, ma noi siamo così in qualche maniera bisognerà pure appagarsi e godere.

E poi prima di prendere sonno mille pensieri il tendine fà un po’ male, i plantari neo acquisto, super leggeri, mega stimolanti e iper equilibranti chissà se fanno ancora venire le vesciche o il piede si è già adattato, sono allenato non sono allenato….. poi si sviene e se ne riparla alla mattina ore 6 tutti in piedi la macchina dei runners da montagna si accende e via tutti ci si incammina a Villa Teolo in attesa del via.

Tante facce note ci si saluta sempre con gran piacere, il Gaggio con le sue “barefoot” ai piedi parte per fare un’ intera ecomaratona ,è la sua prima con queste scarpe super minimaliste Paolo da Bologna conosciuto domenica. La Dona e tante altre facce già viste a cui collegare i tanti Nickname di spirito trail.

Un veloce saluto alla Crucca (sua prima ecomaratona e ha scelto anche la piu’ dura) poi si và …. partiti nel solito serpentone, si passa sopra il lettore del chip, novità di quest’anno, e poi via tra i campi che ci porteranno alle prime salite.

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Con l’ultima occhiata all’orizzonte riesco a malapena a scorgere la testa della corsa che se ne và a 4 minuti al km, altra gara quella dei primi 10 diciamo, la mia è una gara diversa ce la fò a finirla o no ? Questa è il mio personalissimo obiettivo che è poi quella di tanti altri che mi circondano.

Arriviamo velocemente alle roccette da scavalcare quest’anno novità si puo’ sbisciolare a destra o intraprendere il percorso storico per giovini aitanti e saltare a mò si stambecco i grossi pietroni naturalmente io imbocco la via dello stambecco :-)

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Foto by Fedele

Poi le corde e il discesone, si sta tutti in compagnia e in fila indiana per questa discesa quasi verticale tecnica e divertentissima, a me che tutt’altro sono fuorchè atleta questa sosta fà solo piacere si tira il fiato per un pò. L’amico Mauro è lì davanti la vorrei fare con lui, ma oggi la differenza di passo tra noi due è notevole, non ne ho per stare con lui.

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Arriviamo al ristoro stranamente faccio fatica a rompere il fiato… però ho i tendini che se ne stanno belli e zitti non male valà ci stò col cambio, Mauro carinamente mi aspetta ad ogni ristoro, ma quando ripartiamo al 15° km mi rendo conto subito che è meglio se saluto la compagnia, lo vedo allungare ed è giusto così.

Inizio ad applicare il mio trend da galleggio, tratti piani corsetta rilassata metodo insegnato dal “Checo” di spirito trail cerco di tenere le gambe nel momento del volo più sciolte possibili per dare respiro ai muscoli e decontrarmi il più possibile…. in salita solo e tassativamente camminare e spingere cercando di sollecitare al minimo i tendini.

Ho ai piedi un paio di plantari “minimalisti” nella forma (ma non nel prezzo) che stanno facendo il loro sporco lavoro ed ultimamente il loro utilizzo mi ha permesso di sfiammare il tendine achilleo, ora però sento che spingono in un punto nuovo del piede e nonostante abbia provveduto ad applicare due cerotti “comped” in tutte e due le piante sento arrivare il classico fastidio da vescica ahi !!! Ahi !!! Qua l’affare si complica.

Arriviamo a Villa Beatrice verso il 18 km e a differenza dall’anno scorso giriamo esternamente per uno stretto sentiero che salendo ci porta all’interno del caseggiato è un bellissimo passaggio e bravi gli organizzatori ottima idea.

Inizio a vedere i primi segni di cedimento … mamma mia sono solo alla mezza devo vincere questo inizio di crisi… non esiste mi alleno poco lo sò, ma non esiste questa crisetta la devo controllare, cammino e corricchio alternando il passo intanto bevo per vincere il caldo, lo faccio quasi in continuazione 1 litro e mezzo in 26 km piu’ almeno due bicchieri d’acqua ad ogni ristoro è caldo, ma non caldissimo un pò di brezza allieva la calura.

Davanti a me improvvisamente mi appare il Gaggio sta camminando e zoppicando ha sbattuto i ditoni contro una grossa radice gli chiedo se ha bisogno di aiuto, ma mi esorta a continuare lui si fermerà poco piu’ avanti il suo esperimento di corsa trail con le fivefinger si interrompe lì al 30 km … non male Gaggio, dai !!! La sua voglia di sperimentare mi piace e m’incuriosisce tra l’altro la sua tecnica di corsa è migliorata sensibilmente lo si vede ad occhio nudo.

Proseguo in compagnia di Fabio viene da Roma per la TCE, cosa ci fà fare questo sport Sorriso
è un ragazzo simpatico e più o meno abbiamo lo stesso passo proseguiamo assieme, mi chiede dovè la salita della Madonna gliela indico è là sulla sinistra e ci aspetta.

Compare anche Paolo conosciuto da poco in quel di Mugnano, anche lui si unisce e tra una chiacchiera e l’altra proseguiamo facciamo gruppo, non male, l’unione fà la forza, ultimo ristoro sul pari si beve ancora sali perchè fà molto caldo adesso sono passate 5 ore mancano grosso modo 11 km sarà dura.

E si arriva sotto la salita della Madonna, il primo attacco ai lati della vigna è tutto all’ombra non male, si sale nella fatica…. ne sto facendo tanta, ma ci tiriamo l’un con l’altro e si procede, il peggio lo sò bene deve ancora venire, altro ristoro altro Ginger bevanda zuccherata che mi dà un pò di sprint, poi giriamo repentinamente sulla sinistra e saliamo decisamente, riconosco i gradoni è lei…. la Madonna e la sua salita… stacco il cervello inserisco le ridotte e si và io davanti gli altri due dietro, un piede avanti l’altro, la fatica quella che io cerco… quella terribile da vincere… quella con cui devi misurarti… quella che mi affascina tutte le volte e che tutte le volte che riesco a vincere mi dà un ‘enorme soddisfazione …la calma …. il riposo…. alla fine di una grande fatica è forse il premio piu’ bello e forse per godermi il dopo trail che a me piace affrontare tutta questa sofferenza.

Continuiamo…. sempre più sù e finalmente l’asfalto. la prima tratta è fatta a sinistra il trampolino per i deltaplani, io sono stremato, non ne ho più se ne accorge anche Paolo glielo dico chiaramente, ma imbocco la salita ancora deciso è l’ultima rampa quella finale e si arriva al ristoro … ancora Ginger siamo a 37,5 km, pezzo nuovo aggiunto quest’anno un rapido giro attorno alla casa in cima e giù verso il passo delle Fiorine, Paolo è convinto che la salita sia finita, ma io lo so manca l’ultima fatica per scollinare sul Monte Grande arriviamo in un bel pratone pieno di gente che fà picnic e si gode il sole, affrontiamo chiacchierando del piu’ e del meno gli ultimi tornanti di una stradella bianca è l’ultima salitella poi finalmente l’osservatorio e la discesa.

E sarà solo discesa Fabio ha male alle ginocchia,ma io e Paolo stranamente abbiamo recuperato energie da dove non lo sò proprio, le gambe vanno da sole non sò per quale strano meccanismo ma andiamo giu’ per i due km e mezzo che mancano quasi in scioltezza…incredibile… poi l’asfalto e la rampa finale 25/30 percento lascio che le gambe girino o almeno ci provo poi il campanile e l’agognato gonfiabile con roby che preleva il chip dal pettorale, io e Paolo arriviamo assieme e a qualche centinaio di metri Fabio che ha vinto le sue ginocchia.

Il minestrone e una bella birrona fresca 7 ore 26 minuti contro le 6 ore e 40 del 2010…. e chissenefrega io mi sono divertito un sacco, all’arrivo tanti amici facce conosciute saluto tanti tutti volti noti pieni di allegria con tante idee per la testa gare nuove in arrivo nuove fatiche e nuove avventure …. manca la Crucca sono seriamente preoccupato è la sua prima 42 dura e calda sarà a pezzi… forse ritirata…. ed invece arriva sorridente assieme a Cecilia trovata per strada, con un bel sorriso molto, ma molto meno stanca di me… beh è il regalo più bello, la ciliegina sulla torta per chiudere questa favolosa giornata …. cosa ti rimane dentro nel tuo personale pacco gara una grande pace avvolgente data da quintali di endorfine + due birre medie e due favolose vesciche perfettamente tonde con cui farò i conti…. domani con calma.

Avanti per la prossima…. la più bella…. perchè deve ancora iniziare.

Buone corse

Dante

3 commenti:

  1. Stavo proprio pensando a quanto scemo sono stato a non portarmi nemmeno la macchinetta fotografica e..tu mi regali un primo piano sulle roccette!
    Sei un mito!! :)

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  2. Bravissimo!! Hai scritto un racconto emozionante che mi ha fatto riviviere quella bella giornata. Alla prossima!!

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  3. in queste avventure, per come la vedo io, il tempo è secondario. intanto l'hai portata a casa.
    bravo

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