Se non ci provi hai Perso ancora Prima di Partire !!!
E se arrivi in fondo, hai Vinto Sempre e Comunque.

Beppe GM & Gert dal Pozzo

giovedì 22 aprile 2010

4 giorni a Londra !!!! Evvaiiiii !!!!

Dal 23 al 26 isole comprese alla facciaccia  della nuvola di cenere saremo in quel di Londra non mancherà la mia abituale corsetta… miro ad Hide Park poi solo in giro a vedermi attorno è solo 30 anni che non vado  a Londra città che amo moltissimo.

Ci sarà anche la Virgin Marathon, ma io la schiverò come la peste bubbonica.

hydepkmap 

Sabato tutti al mitico Stamford Bridge

A tifare il mitico CHELSEA e l’amico Fabio Borini numero 45  giovanotto di cui sentiremo parlare …speriamo sia almeno in panca.

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Non vedo l’ora ….. ciao a tutti

Dante

lunedì 12 aprile 2010

26a edizione Traversata dei Colli Euganei TCE - 42km 2000D

Questa è la mia prima prova su una distanza così lunga sono 42 km (in realtà saranno 40km) sempre che sia vero quello che il GPS racconta, la mattina ci presentiamo in quel di Villa Teolo (PD) io e Marco, mattina fredda e pioggerella poco incoraggiante… come al solito consueta indecisione, maglia lunga ? maglia corta ? canottiera ? Mah !!

Si opta per maglia corta il cielo sembra aprirsi, subito l’ambiente è di quelli che tanto mi piacciono facce allegre e di facile impatto, ci si riconosce con qualcuno c’è il Gaggio con la sua inseparabile macchinetta fotografica Beppe pronto alla sua ennesima gara perfetta… il Mitico Jane corsaro romagnolo.

Siamo veramente in tanti per un trail mi dicono circa 600 persone… mamma mia, penso all’organizzazione, gestire una prova cosi sarà tutt’altro che semplice, ma invece sarà tutto semplicemente perfetto, questa è la 26a edizione non per nulla.

Si parte in un clima festoso, nulla a che vedere con le prove su asfalto, c’è un clima completamente diverso… informale, intendiamoci c’è chi corre per vincere e và veramente forte, ma non si sente tutto quel “patos” esageratamente ansiolitico che avvolge solitamente le gare a cui partecipo il motivo ? A me è chiarissimo, la gente è qui per divertirsi correndo, e non vede l’ora di farlo, il cronometro è per pochi.

Bella l’idea dei pacer… anche se non so se effettivamente serviranno io ho corso buona parte della gara con Leonardo (+ o – 7 ore )questa è la scritta riportata dietro la maglietta, sarà una perfetta compagnia prodigo di consigli un ‘ottima persona, si capisce lontano un miglio che se si scatenasse arriverebbe in fondo abbondantemente sotto le 4 ore.

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Bella la maglietta di un pace che dice: il mio tempo… “seguimi e lo scoprirai”, basta guardarlo per sapere che tu lo vorresti anche seguire, ma ci vorrebbe la moto da trial, non lo conosco, ma deve essere “nà brotta bistia”.

Alla partenza subito la conoscenza col fango bello morbido il serpentone pesta, “sguilla” prova a schivare passando sull’erba, ma prima o poi pestarlo dovrai tanto vale saggiarlo subito.

discesa

Vorrei far notare che il mio pettorale è il 292… molto astutamente sono riuscito a nascondere con il cartellino in cui si marcano i passaggi il numero 2 … furbo come una volpe, con tutti i posti dove potevo appiccicarlo sono riuscito a nasconder un numero del pettorale :-)

Arriviamo in brevissimo tempo al primo passaggio tecnico, e qui la fila si blocca, ci sono alcuni grossi massi da superare con qualche corda tesata per non cascare.

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tutte le foto sono del Gaggio

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Si tira un pò il fiato e si scherza… capitasse una cosa del genere durante una gara su strada ci sarebbe una rissa :-)

Poi una bella discesa in mezzo al bosco, anche qua corde per aiutare e per fortuna ci sono, sono sicuro che ci sarà chi và giu’ dritto per dritto saltando come un grillo, ma io piu’ che un grillo mi rappresenterei come un caprone di montagna di mezza età un po’sovrappeso, le foto rendono l’idea.

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TCE 2010

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Come al solito mi sto divertendo un mondo, la temperatura è quella ottimale non fà assolutamente caldo e l’aria fresca aiuta a sopportare la fatica.

I colli euganei sono una sorpresa continua, si passa da boschi fitti e scoscesi a belle carrareccie che si snodano tra viti e ulivi … adesso il percorso si fà corribile io cerco di trattenermi non ho mai fatto 42 km in montagna, ma sò cosa vuol dire farli in pianura … quindi tengo a freno le gambe si corre nel pari si cammina veloce in salita (quando si puo’ altrimenti si arranca) e ci si prova a lasciare andare in discesa (mai riuscito e mai ci riuscirò).

Tutto fila incredibilmente liscio, tra salitelle e discese si arriva hai 21 km, non prima di avere costeggiato la villa di “Beatrice d’Este” deve essere stupenda noi ci giriamo a fianco… tornerò in visita.

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Villa Beatrice D'Este

Si incontrano tanti ristori è veramente impressionante la mole di volontari che sono necessari per organizzare una corsa del genere, alcuni sono gestiti dagli Alpini … veramente encomiabile l’organizzazione bravissimi.

Si arriva al 30° km e qui la questione si fà decisamente tosta.

TCE

L’ultimo picco il famigerato “Monte della Madonna” lo si inizia a salire repentinamente senza soste sarà così per lunghi 4 km e 400 e passa mt di dislivello positivo… una autentica gioia per le gambe.

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Stranamente mi sento ancora molto forte sulle gambe, riesco a spingere bene sui vari gradini naturali che s’ inerpicano quasi in verticale bisogna arrivare lassù dove ci sono i ripetitori… e ci arrivo.

Poi una discesona mozzafiato di un paio di km di km prima in mezzo ad un bosco molto tecnica e difficile da affrontare in naturalezza (soprattutto al 36°km) ma quello che fà più male sono gli ultimi 800/900 mt di asfalto, quasi una rampa da garage, ma poi là in fondo il campanile e la gente in festa incontro Beppe che mi saluta (3° in gara) Leonardo che mi fà i complimenti “sembri quasi fresco” mi dice… sono un abile dissimulatore :-)

Mi presenta Krom altro ragazzo di quelli veloci che frequenta il gruppo di I.S.A. il newsgroup, tutti ragazzi molto in gamba che seguo sempre volentieri attraverso i loro Blog gente che sa correre anche con la testa un piacere per il morale di noi vecchietti.

Sono state 6 ore e 40 minuti sulle gambe... non male valà... sono proprio soddisfatto e incredibilmente a posto muscolarmente, segno che và bene anche il tipo di allenamento.

Anche questa avventura si chiude in attesa della prossima, sempre piu’ belle queste gare e finchè potrò… farò.

Dante

lunedì 29 marzo 2010

TA finestre di pietra “lè fatta” :-)

Siamo partiti da Bologna che l’alba era ancora lontana 3 orette di strada con la “fregatura” dell’ora legale che ruba un’intera ora di sonno.

Anche stavolta ho trascinato con me Fausto e Marco faccio sempre meno fatica a convincerli …. ormai prossimi a Cantalupo Ligure imbocchiamo una stretta valle sul fondo scorre il fiume Borbera che ha scavato nei secoli una sorta di “gran canyon” uno scorcio suggestivo e particolare, un altro posto magico come tanti disseminati lungo il nostro paese.

Arriviamo per primi e già nella piazzetta del paese c’è chi ci accoglie con un sorriso e una stretta di mano.

“Gli orsi” oltre ad essere un bel gruppo affiatato di esperti runners boscaioli, hanno dimostrato di essere anche perfetti organizzatori.

Ci fanno vedere la croce degli alpini lassù in alto “ecco noi dobbiamo arrivare là” grossomodo 800/900 metri …

Lo sò bene, è un pò che ci rimugino sopra, soffro l’altezza sin da quando io ricordo e questa cosa mi sta terrorizzando, dovunque mi giro vedo pareti verticali o quasi …. e temo che sia su da lì che ci si debba arrampicare…. mamma mia.

croce alpini2

Verso le 9 si dà il via alle giostre saremo una cinquantina di baldi giovani e parecchie sono le ragazze presenti, l’orso organizzatore sale sullo scivolo del parco e velocemente piazza il breafing di rito si faranno due gruppi uno veloce (non il mio) e uno dei piu’ lenti (mio) i primi correndo lascieranno una traccia una bandella biodegradabile in maniera che il sentiero sia facilmente identificabile (diavolo di un orso :-))

E si và … Marco lo piazziamo a ruota dei primi io e Fausto nel gruppone, subito dopo un breve tratto asfaltato si passa sul caratteristico ponte di Pertuso e si inizia la rumba…. il sentiero si presenta ostico… per me…. intendiamoci quello che per me è ostico per la maggioranza dei trailer sarà semplicemente un percorso suggestivo… un sentiero appena appena piu’ complicato da percorrere … ed è sicuramente piu’ veritiero il sentiment dei più rispetto al mio … ma intanto ci sono io qua ed io devo darmi da fare per superare le mie ansie.

Ci si inerpica lungo la diagonale della montagna, a sinistra la parete verticale e uno stretto sentiero con tanto di fune fissa una passerella di legno e sotto il Borbera …. un bel respirone faccio l’indifferente e via un passo dopo l’altro tra scariche di sudore freddo e battiti a 220 al nanosecondo, supero la mia prima asperità, questa foto rubata al web è proprio quella del primo pezzo.

inizio sentiero

Poi si gira a sinistra e si inizia a salire sentiero ripidissimo… il vuoto a sinistra coperto da pietosi arbustelli e qualche albero …. mi rimetto in sesto e prendo coraggio e si continua a salire.

Poi un bel ghiaione da attraversare in diagonale…. fantastico non vedevo l’ora :-) non ho il coraggio di fare il primo passo , mi inizio a piegare un po’ a destra un po’ a sinistra … ma non mi decido a fare il primo passo….a me sembra impossibile che io possa appoggiare una scarpa li’ con quella pendenza e che la scarpa tenga… davanti a me un sant’uomo che a lungo ho ringraziato capisce l’impaccio e gentile come non mai si prende la briga di avvicinarmi e mi spiega … “hai due bacchette una la pianti per bene e stai diritto senza piegare verso la parete perche’ quella e’ la maniera migliore per scivolare a valle” dai Roberto, mi dico e faccio un passo poi un altro …. penso queste scarpe pagate 100 eurini sono fatte all’uopo per non scivolare, e si affronta anche questa … incredibile… inizio anche a respirare i primi 15 minuti li ho fatto in apnea.

Poi un’altra corda fissa questa

15-corda-fissa

17-salita

ma ormai mi sento un Messner sono strafelice nulla e niente mi potrà fermare…ma poi si gira repentinamente verso il lato esposto della montagna … azzo qui no non ce la posso fare :-(

“Ragazzi me la faccio addosso… mi state chiedendo troppo” e lo dico ad alta voce … subito dietro un coro di voci …. “noooo non farlo siamo in scia” l’unico preoccupato sono io … sono proprio fatto male niente da dire… interviene il sant’uomo di prima e mi consola mi sprona e parto sono 10 passi massimo 20 ma lì spargo sudore e frattaglie varie su cui e’ meglio soprassedere e non indagare a fondo e riesco anche a superare il mio personalissimo sesto grado …. intendiamoci sono convinto che per i piu’ questa sia poco piu’ di una semplice passeggiata ma per me e’ il K2.

Poi come si dice a Bologna “prendo la ruzzola” e finalmente la cima e la croce, l’ultima fatica con Cubettoz “orso doc “ che quando si accorge di come mi muovo in agilità, non mi molla fino alla zona sicura si sale e si chiacchiera posti meravigliosi.

passaggio cruciale

Questa l’ ha fatta Fausto e l’ha chiamata “passaggio cruciale” questa curvetta rimarrà salvata sulla mia personalissima memoria fino al termine dei miei giorni…. E quello che piu’ mi fà incazzare è che la maggioranza dei presenti se la fà senza neanche soffermarsi su un qualsiasi perchè della vita.

croce alpini esposti

Esposti….. no…..

TA finestre 2010

E sono passati solo 45 minuti dove minimo ho bruciato 4000 calorie e consumate le energie che normalmente si spendono in una tappa desertica di 200 km…. ma ho superato l’ultimo ostacolo ora si corre in leggerezza.

crinale

L’ultimo in giallo sono io che seguo l’orso Cubettoz sul crinale… poi giù in mezzo ad un fitto bosco e poi una mulattiera e intorno un paesaggio fantastico solo montagne e alberi non si vede una macchina, bellissima zona.

Raggiunti i 20 km il gruppo dei primi ci aspetta (ci ha aspettato per 20 minuti credevo peggio valà) una parte dei partecipanti lascia… ma noi no…. noi si attacca tutti i 37 km … e se no cosa ci siamo venuti a fare alle “finestre di pietra” 4 ore per 20 km … però…

Verso il 28 km le forze iniziano a scemare decido di cambiare tecnica cammino sul piano e naturalmente in salita (e chi l’ha mai corsa) mentre in discesa si corre … anche se correre sta diventando una parola grossa.

Ecco un’altra grande differenza tra la maratona e un trail come questo, la facilità con cui riesci a ripartire dopo aver recuperato camminando, su asfalto se mi fermo perchè non ne ho piu’ non riesco a ripartire dal male alle gambe… qui no anzi questo intercalare tra corsa e cammino aiuta ad arrivare in fondo.

Arriviamo a 32 km riuscendo anche a sbagliare due volte strada …. la stanchezza non aiuta…. ma dopo 6 ore e 30 sulle gambe arriviamo a fare gli ultimi due km di corsa… e ci facciamo la nostra porca figura anche noi.

Una giornata di sole stupenda in compagnia di ragazzi in gamba per compiere un allenamento che per me è impresa…. ma cosa vuoi di piu’ da uno sport…

Per un attimo penso a chi il 15 maggio si farà i 70 km delle “porte di pietra” sorellona maggiore della gara corta…. mamma mia come dice Cubettoz quella è un’altra storia e quelli sono di un’altra razza.

Ora mi tocca la prossima TCE 42 km poi Abbots way 30 + 30 …. e chi si ferma più.

Ciao a tutti

Dante

http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=550500

lunedì 22 marzo 2010

TA le finestre di pietra 28 marzo 2010

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Domenica prossima 28 marzo si và a Cantalupo Ligure per il secondo trail autogestito della mia vita da neo trailer… stavolta si alza il tiro sono 37 km sul percorso della gara che si farà il prossimo 15 maggio.

Sarà la distanza piu’ lunga corsa  da me off-road quindi la curiosità è tanta e non vedo l’ora di provare anche questa avventura e c’è anche un po’ di sano/insano terrore nell’affrontare sentieri che spero siano non troppo difficili non troppo alti non tropo esposti verso il vuoto… non troppo :-)

Ma ho fiducia … per ora dove mi sono buttato senza troppi rimuginare sul perchè o sul percome mi sono sempre trovato splendidamente bene … quindi sarà così anche stavolta … come diceva non so bene chi “comunque vada sarà un successo”.

http://www.spiritotrail.it/forum/viewtopic.php?f=6&t=2047

http://www.gliorsi.org/portedipietra/index.php?option=com_content&view=article&id=285&Itemid=381

Dante

domenica 14 marzo 2010

Il sogno del Lupo

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"E chiunque si metta in marcia è uno che ha acceso una nuova luce sulla terra.

E non importa se lo fa per un giorno, una settimana, un anno, né conta il tipo di impegno che ciò comporta.

Quel che conta è continuare a farlo, è decidersi a partire; anche se si fallirà al terzo passo.

Ma almeno si è provato: di sicuro al secondo tentativo andrà meglio".

Ario Sciolari

Ci sono libri che ti entrano dentro da subito … e che sin dalle prime parole ti fanno immergere in una fantastica favola … questo è sicuramente uno di quelli, è una storia incredibile, l’avventura di un uomo e due stupendi cuccioli di lupo che lo accompagneranno in una spedizione attraverso l’intero territorio norvegese …selvaggio… ostico … affascinante … l’ambiente ideale per fare da cornice ad una stupenda storia … leggetelo ne rimarrete affascinati, mi è piaciuta tantissimo l’idea che questa storia inizi da un fallimento anzi da più di un tentativo fallito… accettati con difficoltà, fallimenti che sono serviti per ricominciare ancora una volta … perche’ sicuramente poi andrà meglio un grande insegnamento.

Dante