Se non ci provi hai Perso ancora Prima di Partire !!!
E se arrivi in fondo, hai Vinto Sempre e Comunque.

Beppe GM & Gert dal Pozzo

venerdì 31 dicembre 2010

Ultimo dell’anno tra i boschi

Ho passato una fantastica settimana di vacanza in compagnia di amici Costaricani che con gran coraggio  si sono trasferiti dal Costarica a Ferney Voltaire patria di Voltaire uno dei papà dell’ illuminismo, hanno seguito il lavoro là dove c’era, il paese è vicinissimo al lago di Ginevra, ma in Francia nazione dai “costi” più umani rispetto alla carissima Svizzera e alla sua Ginevra città un pò troppo aristocratica, dalla puzza sotto il naso.

Ci hanno  ospitato e ci hanno riservato una piacevolissima compagnia, sono persone che stimo tantissimo, una famiglia che ammiro molto per tanti motivi tutti molto importanti e così condivisibili che viene spontaneo coltivare un ‘amicizia importante.

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Colazione Costaricana Gallo Pinto (riso fagioli e altra oggettistica) salsiccia, uovo fritto e rimanenza di pizza italica un piatto multiculturale alle 8,30 di mattina, abbastanza impegnativo… ma con un pò di pazienza cede e si affronta Sorriso 

Il paese si affaccia di fronte sua maestà il Monte Bianco…. sotto quelle nubi si nasconde Ginevra con tutti i suoi fantadollari e negozi favillanti pieni di oggetti quasi tutti inutili e costosi, fà un pessimo effetto passeggiare per Ginevra, sarà perchè sto invecchiando, io capisco tutto  e tutta la logica del capitalismo e del suo credo, ma sempre meno l’accetto e sempre più mi sento del dolore quasi fisico  a vedere tanto sfarzo.

E soprattutto in momenti come questo di crisi che capisci quanta sia aperta la forbice tra chi gestisce la ricchezza e chi la subisce… stò diventando rivoluzionario sempre di più.

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Abbiamo sciato e ho corso anche in un fantastico parco completamente innevato e aimè anche ghiacciato….. in almeno due punti da me testati con efficacia prima carpiato di schiena con dolore natico dorsale poi in avanti con pacca dolorosa alla spalla …. vabbè una volta constatato che nessuno mi aveva visto ho ripreso il mio allenamento facendo finta di niente, oggi sono tornato a Bologna e domani si và per 20 km  tra i boschi che vi racconterò.

TA 31 dicembre

Stamattina alle 9 siamo partiti dal solito parcheggio ai prati di Mugnano, nonostante le colazioni costaricane consumate in Francia mi sento in perfetta forma, forse perchè mi sono semplicemente riposato qualche giorno.

Purtroppo il tendine d’Achille mi fà un pò male, ma temo che per quello non ci sia più nulla da fare me lo dovrò tenere per sempre così malandato cercando di controllare il dolore il più possibile, scaldandosi durante la corsa il dolore quasi scompare si zittisce fino a non farsi quasi più sentire.

E’ sempre bello correre tra questi sentieri, vivendo le stagioni che si cambiano di posto, improvvisamente due superbi cerbiatti col loro codino bianco ci tagliano la strada sono spaventati, ma come sempre curiosi si fermano qualche centinaio di metri sopra a guardare quegli strani bipedi colorati e ciacaroni

Eravamo partiti per fare 20 km , ma optiamo per i 16 km del giro corto può bastare.

L’allenamento collettivo che stiamo studiando stà lentamente prendendo corpo a breve  proviamo a buttare giu’ qualche data e un minimo di organizzazione assieme a Fausto Dharmarun e a chi si vorrà accodare per ora ho trovato una “scopa” e una promessa quella di Giacomo mio figlio che assieme ai suoi amici si occuperà del ristoro.

Buone cose a tutti e soprattutto buone corse tra i boschi per tutto l’ anno a venire.

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Dante

mercoledì 15 dicembre 2010

FATICA MAIALA !!!!!!!

Ma non è che allo fine del cinquantesimo anno mi scade la garanzia ??
Epporcapupazza …. maiala fù la fatica che ebbi a fare per tornare a deambulare su e giù per gli amati boschi.

Domenica con lo spirito a mille, in compagnia di un gruppetto variamente assortito, mi sono fiondato nuovamente ai Prati di Mugnano…. era la prima vera ripresa semiseria tra infiammazioni tendinee e bronchiti senili, io ci ho riprovato, con la gioia del bimbetto davanti al giochino nuovo.

Solito anello da 20 km usato tante volte in allenamento ora in versione “tardo autunnale”.

E’ sempre una riscoperta il sentiero al variare delle stagioni, ora si presenta pieno di foglie e fango, in cui immergersi con gioia primitiva, non so perchè ma tutte le volte che mi butto in discesa in mezzo al fango mi viene il sorriso stampato in faccia e aspetto che mia mamma mi urli “Roberto non sporcare le scarpe !!!! E non correre che poi sudi !!!”

la compagnia, a parte un “gemello” infortunato al tendine opposto è decisamente meglio allenata e più veloce tutti, a parte Fausto, stradaioli incalliti che se non corrono un tanto al minuto dormono male la notte è saggio lasciarli andare al loro destino…

Il mio è percorso lento, fatto di tassativo cammino in salita e corsa frenata in discesa, sempre con l’orecchio teso a sentire quello che dice l’Achilleo…. ma sì valà stà zitto non s’incazza e tutto gira.

Mi sono divertito un sacco fino al decimo km poi…. è calata la nebbia al terzo strappo circa 200 metri D+ in 300 metri di sentiero scarsi sono andato in riserva finite completamente le energie e neanche mangiare qualcosa è servito a riprendere la corsa … calata la nebbia e complice una giornata mai calda mi sono trascinato fino al ventesimo km a piccoli passi con andamento molto simile all’arrivo di un’ ultratrail dopo che hai accumulato decine di km e ti trascini al traguardo.

Va bene così…… poderoso bagno d’umiltà…… sono lontanissimo dall’avere una forma decente quindi….. pazienza pazienza pazienza.

Ora anche gli antibiotici a sfinirmi, ma poi basta mi sono proprio rotto …..finiti tutti i tagliandi e ripristinato le sinapsi voglio rimettermi in tabella e per darmi traguardi e mete due danni già li ho fatti uno è questo:

Winter trail del Poggiolo (RA) 09.01.2011 il mio terzo Poggiolo una gara che amo e che mi ha fatto conoscere il Trail non sò se riuscirò a finirlo, ma ci provo, poi il traguardo importante quello al limite delle mie possibilità, l’obiettivo sfidante come direbbe un amico toscano:

pettorale 263 FINI ROBERTO POL. ZOLA SEZ. ATLETICA BO ITA

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Ve lo avevo già scritto in un altro post e stavolta fatta in due tappe 62,5 km + 62,5 km …. presuntuoso… boh !!! Può darsi, forse sì, ma a differenza di altri io nelle mie passioni mi ci butto, perchè si vive una volta sola e perchè con tanti se e infiniti ma non si combina nà fava.

Avanti a tutta miei prodi mille km sotto le scarpe a tutti voi.

Dante

venerdì 3 dicembre 2010

FIRENZE MARATHON 2010

E finalmente sono ripartito con la corsa, ma tutto mi sarei aspettato fuorchè risentire una fatica così terribile.

Ma è così… fermare la “macchina umana” per due mesi porta a ricominciare tutto daccapo. In pratica ci si accorge di cosa significa essere allenati quando si perde completamente la forma così faticosamente raggiunta… morale per riconquistare la mia ora di corsa lentissima 6 minuti per km s’intende ci ho messo una settimana intera.

Mi sono spaventato un pò, ma sono poi così sicuro che a 5o anni si recupera il passo perso, intendiamoci io non sono mai stato un veloce e neanche un quasi veloce, ma dopo tanti km stavo tranquillamente (si fà per dire tranquillamente) 14 ore sulle gambe… il tempo che mi ci è voluto a fare il mitico Troi a settembre in quel di Fregona…. oggi 2 mesi abbondanti dopo tutto questo mi sembra fantascienza, qualcosa di lontanissimo da tornare a recuperare…mah  !!! Bella sfida.

Passiamo alle cose che vale la pena raccontare, domenica scorsa ho accompagnato la Crucca a fare la sua seconda maratona a Firenze, c’era il nuovo tracciato e mi sarebbe piaciuto molto partire al via e fermarmi poco dopo per assaporare la partenza, ma la giornata piovosa e gelida mi hanno ben consigliato ed ho deciso di accompagnare la Cristina per gli ultimi 10 km .

Alla Cri piace correre, ma non apprezza l’enorme fatica che serve spendere per preparare una maratona seriamente e non mi sento di dire che poi abbia tutti questi torti… suo obiettivo fare meglio della prima maratona sempre a Firenze 2009 ed avere l’iscrizione gratuita il prossimo anno.

Una mattina terribilmente grigia con una pioggerella continua e  particolarmente gelida detta in breve una corsa stramaledetta e dura sin da subito.

Ho aspettato la Cri sia la passaggio dei 21 km che al 32° km prestabilito ed ho incamerato quintalate di freddo che puntualmente stò pagando con una settimana di febbre fastidiosissima non ho piu’ il fisico :-)

La Crucca è stata semplicemente perfetta e stramaledettamente brava si è presentata al 32° km ed io come da copione mi sono messo a fianco e assieme ci siamo sciroppati gli ultimi 10 km …. onestamente non sò se io avrei finito una gara del genere, ed invece lei come se niente fosse ostica e determinata con un passo regolarissimo ha portato via dal suo PB 18 minuti interi scusa se è poco.

E’ stata bravissima e la mia presenza le avrà fatto piacere, ma è stata ininfluente per il risultato finale è tutto esclusivamente suo, se solo avesse la voglia e la passione di preparare una maratona seriamente  avrebbe ampi margini di miglioramento… contrariamente a me :-)

Questo il nostro arrivo

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Non vi nascondo che è stata una forte emozione… di quelle che valgono la pena vivere è stata una conquista per tutti e due lei con il PB io con i miei primi 10 km da redivivo :-) e senza nessun dolore e mentre lo dico tocco abbondantemente i gioielli miei cari….

Prossima settimana prevedo 3 uscite e il primo assaggio trail poi farò il punto intanto per il morale un danno l’ho già fatto… ABBOTS WAY 2010 tappa doppia …. iscritto..

Dante

domenica 14 novembre 2010

Respiro dunque sono!

Quasi 2 mesi di stop dall’ultima pestata in corsa tra i boschi, ma mai domo e mai morto procedo lento verso   l’  ineluttabile destino finale…. tornare a correre .

Il male al tendine è quasi scomparso, ma è quel quasi che mi fà paura, seguendo il consiglio di chi ci è già passato finchè ho il minimo dolore faccio esclusivamente corsa statica, quella di pura fantasia per intenderci, che ti sgretola le palle  e corrode il fegato creando impeti d’invidia atavica quando si leggono i report degli altri che continuano imperterriti a raccogliere fango sotto le scarpe.

Ho abbandonato anche l’idea di accompagnare la mia metà Cristina alias la Crucca nome assunto in battaglia, al Trail del monte Casto. sarei stato troppo male a veder una festa di quel genere senza parteciparvi, è stato un trail tosto corso interamente sotto un diluvio biblico in mezzo a tonnellate di fango … il mio pane tutto quello che piace a me.

Brava la Crucca ha finito la sua gara e si è anche divertita un sacco in quel di Biella a sciabattare tra le pozzanghere.

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Eccola lì all’opera….. con la mia Magic Montura nuova, che ancora non sono riuscito ad indossare, me l’ha spianata lei gli ho prestata da nuova… non so se mi spiego nuova… e se questo non è amore cosa altro lo è .

Intanto sono già qui che medito sulla maniera più corretta di riprendere l’attività corsaiola, è facile partire col piede sbagliato dopo uno stop di tanti giorni la ripresa dovrà essere immagino pensata a tavolino in maniera quasi scientifica.

Ho ben impresso nella mente le mie corse dopo uno stop ben piu’ breve di questo, con l’orecchio sempre teso a cogliere i segnali di un eventuale dolorino presente nella zona appena guarita, ci ho messo un po’ per smettere di pensarci…. stavolta sarà peggio.

Adesso inizierò a chiedere  consigli, ad informarmi su tabelle di recupero e esercizi vari di palestra, che in parte pratico  già ora. i così detti eccentrici che aiutano tanto a rinforzare i la muscolatura del polpaccio pro tendini.

Insomma… si intravede la luce là in fondo al tunnel se avete consigli non lesinate.

Buone cose a tutti

Dante

lunedì 11 ottobre 2010

Dieta ferrea :-(

Già…. basta appena 2 settimane di stop e subito la bilancia presenta  il conto… 2 kg e 1/2 … così d'emblée e senza neanche godere più di tanto, smettere di correre è deleterio si continua a ingurgitare le calorie che supportavano 4 allenamenti alla settimana, ma in realtà si è fermi in attesa che l’Achille rinsavisca.

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Sono corso ai ripari, ed ho chiesto un consulto ad una dietologa che mi ha fatto un’ ottima impressione…. mi ha diligentemente   misurato l’immonda circonferenza storcendo un pò il naso in segno di  disaccordo, misurato un polso, l’altezza  e controllato gli esami del sangue risultato ? Un papiro di raccomandazioni  su come e su cosa poter mangiare e un obiettivo nuovo, diverso dai miei soliti.

Partenza 76,500 kg sigh !!! Punto d’arrivo 71 kg (mamma li turchi !!!!) sono “solo” 5,5 kg sarà durissima altro che salita questo è D+ 5,5 Kg dislivello positivo da paura !!!!

Ve la racconto così condivido con chi ne ha voglia le mie pene:

Così recita il papiro a me consegnato:

Dieta equilibrata leggermente ipocalorica attività fisica in attesa di ripresa da infortunio:

1 ora di nuoto continuo 2 volte alla settimana
1 ora di spinning
1 ora di palestra o un ‘ora di bicicletta 2 volte alla settimana

Colazione mattino:

1 bicchiere d’acqua
+ 250 grammi latte tutto scremato (delizia del palato)
+ 1 caffè
+ 1 formella di weetabix con sopra un velo di marmellata questa è un ‘autentica nefandezza … ma fà tappo
+ 4 fette biscottate con un velo di marmellata
oppure 4 biscotti grancereali
oppure 8 biscotti secchi (tipo osvego,oro saiwa… orribili)

oppure colazione alternativa 1 yoghurt da 125 gr
+ 1 formella di weetabix con sopra un velo di marmellata
+ 4 fette biscottate oppure 60 gr di pane comune integrale con solito velo di marmellata.

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Pranzo:100 gr di pasta semola di grano duro in bianco o condimento verdure (olio 1 cucchiaio e un po’ di parmigiano)
+150 gr. di carne bianca (pollo, tacchino, vitello etc…) 
oppure: 200 grammi di pesce magro (sogliola, orata, nasello etc…)
oppure 150 grammi di tonno o sgombro o salmone sott’olio sgocciolato
oppure 125 grammi di mozzarella
oppure 150 grammi di stracchino

+ verdure a volontà (no patate no legumi no mais)
+ 1 frutto circa 200 grammi

alternativa pranzo: la pietanza carne bianca come sopra
+ verdure
+ 100 grammi di pane nà fetta

merenda 1 frutto stagione

cena : passato di verdura a volontà
+ 150 grammi carni bianche
oppure 2 uova strapazzate o frittata con verdure
oppure 120 grammi prosciutto o cotto o bresaola o speck senza grasso naturalmente
oppure 60 grammi di parmiggiano + 60 grammi di prosciutto.
oppure salmone o nasello o tonno affumicato
+ verdure a volontà
+ 100 grammi di pane comune

1 giorno alla settimana pasto libero a gogò solo uno naturalmente l’altro una pietanzina più verdura senza pasta senza pane…. solo tanta pena :-(

250xSono anche un pò curioso di vedere se funzia boh !!! Staremo a vedere….. spero di tornare a correre in fretta per bruciare calorie perchè con la dieta la vedo durissima.

bon courage !! Ciao

 

Inzomma lè dura !!!!! Staremo a vedere


domenica 3 ottobre 2010

Fermo ai box !!!!

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Era da dire ….. inutile nascondersi dietro la sfiga… stavolta questa non c’entra nulla.

Era un pò che tribolavo col mio tendine… quello di sinistra … alla mattina sempre dolorante poi dopo un attimo di stretching si partiva scordandosi i malanni.

Anche in corsa uguale un po’ di dolore in salita e poi tutto si scaldava e via  dritti fino al termine dell’allenamento o della gara.

Al mare il patatrac da perfetto “pistola” in un momento di grande euforia e forma smagliante mi sono dilungato in una corsa sulla sabbia in riva al mare, 18 km fatti in tranquillità senza particolare fatica solo con tanto divertimento…ma il giorno dopo … dolore !!!!

Sono stato fermo 5 gg prima del Troi e sono riuscito a pestar boschi per 70 km … ma adesso pago… stop.

Praticamente zoppico e non riesco neanche più a caricare sul piede.

Trattamento in acqua e ghiaccio, e mesoterapia il 6 ottobre nuova visita dal mio “Sciamano di fiducia”.

Sarà un periodo lungo di stop quindi Piscina e bici e soprattutto dietologa per provare a non arrivare ai 100 kg e speriamo di uscire dal tunnel.

Se qualcuno ha idee per un aiuto sono qua :-)

Le scarpe anche quelle sono fondamentali, le scarpe “offroad” ma anche molte stradistiche hanno un supporto sul tallone molto rigido una vera e propria conchiglia.

Ho notato che questo guscio mi spinge sul tallone in alto  e questo mi dà un grande fastidio, ho individuato le INOV8 grazie all’amico Gaggio, le ho provate  (anche se un numero abbondante troppo piccole) e ho avuto ottime sensazioni… le vorrei comprare, ma in Emilia Romagna è durissima trovarle, ho tempo le cercherò… queste sono l’oggetto del desiderio.

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Non sono moralmente  in grande forma naturalmente… ma neppure mi sento morire dentro, la corsa mi manca tantissimo e dispiace tantissimo dover fare da spettatore sia al Tartufo  Trail che al Monte Casto per ottobre manco se ne parla…. però rimane la gioia di avere chiuso la mia gara dell’anno il mio obiettivo non oso pensare il mio umore se dopo mesi d’allenamento e fatiche si saltava Il Troi degli Sciamani, quindi come dire vediamo il  bicchiere mezzo pieno e lasciamo perdere il mezzo vuoto….

Ora esiste solo un imperativo e un solo fottuto traguardo guarire e tornare a correre per boschi e sentieri.

Ciao a tutti Dante.

venerdì 24 settembre 2010

Si riprende a correre !!!!

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Adesso che sono Sciamano non cè più nulla che mi possa preoccupare e nemmeno fermare :-)

Quindi superata la fase “deambulatoria” e accantonato il girello post Ultra Trail ho ripreso a correre, naturalmente con calma…… tanta calma prima bisogna rifiatare.

Molti criticano queste gare lunghe ed in molti mi dicono “te sei matto ti autodistruggi” ….c’è di che riflettere…. io rispettando le opinioni di tutti sono abituato ad ascoltare.

Ne vale la pena ?

Sì… senza ombra di dubbio sì…

Per una serie di ragioni, tutte chiaramente opinabili, ma che mi convincono appieno.

Se nella vita non provi almeno una volta a metterti in gioco compiendo “l’impresa” và a finire che rischi di chiudere il tuo ciclo senza un tassello importante.

Le emozioni che si vivono in 14 ore e passa di cammino sono talmente tante e diverse una dall’ altra che solo queste valgono il giro di giostra.

La complicità tra chi partecipa prima del via, il silenzio della notte rotto solo dal ticchettio dei bastoncini che martellano il sentiero, i panorami che improvvisamente si aprono allo sguardo, la forte unione che si crea col tuo gemello con cui si arriva a condividere gli estremi violenti dello stato d’animo ….. dalla grande gioia…. allo sconforto più nero….

Si senza ombra di dubbio….. e mi tengo il mio alluce color carbone e il mio tendine infiammato col sorriso sulle labbra, conscio di aver riempito un bagaglio con sensazioni di quelle che si attaccano dentro, quelle che contano…. e che pesano sull’anima ….. e che tutti e chiunque ne abbia la voglia può raccogliere, perchè io non mi sento atleta, figuriamoci poi un ultra atleta :-) basta solo l’allenamento, quello sì, indispensabile per non farsi male e la voglia di mettersi in gioco.

Vi voglio riportare le parole di un fantastico libro che esplora il “Cansiglio” e il suo antico popolo i Cimbri, donato nel pacco gara e che tutti i Trailer hanno immensamente apprezzato.

Ma gli sciamani, antichi guaritori di popoli primitivi, c’erano anche in Cansiglio ? Niente di meno importante, perchè è questo lungo peregrinare nella Grande Foresta, ascoltandone il richiamo antico, assorbendone il respiro calmo e misterioso, avvertendo la sacralità dei luoghi, ad essere un farmaco dell’anima, sciamanico di per sè…..

Questo, tutto questo e molto di più di una semplice gara è l’Antico Troi degli Sciamani , viaggio a coppie della lunghezza di 70 chilometri e con un dislivello di 4.500 metri.

Gianni De PoloUltra Trail del Cansiglio

E sì … ne vale la pena …..

lunedì 20 settembre 2010

FINISHER :-))) Chiedi se sono felice ?

medaglia Troi Da dove s’inizia a raccontare un’ avventura così ?

Dal giorno prima pieno di dubbi, e di ansie tipiche del pregara con mali che insorgono ovunque a farti aggrovigliare ancora di più i pensieri.

Dalla preparazione del materiale seguendo le indicazioni dell’organizzazione su ciò che è obbligatorio portarsi dietro per poi accorgersi di avere uno zaino che pesa tranquillamente 5 kg.

Iniziamo dall’arrivo a Fregona (TV) sotto il solito diluvio d’acqua ampiamente previsto dai tanti meteo che ormai affollano l’etere.

Un’ organizzazione perfetta   permette di gestire due eventi importanti lo stesso giorno L’ecomaratona dei Cimbri e L’Antico troi degli Sciamani  che partono una da Vittorio Veneto e l’altra da Fregona e tutte e due  si incroceranno  in un turbinio di bandierine rosse e gialle a segnalare il percorso incrociandosi in più punti, senza  però ingenerare nessuna possibile confusione.

Io e Marco il mio gemello sciamano abbiamo appresso anche la Crucca disponibile a riportarci a casa guidando la macchina con ciò che resterà (se resterà) dei due partecipanti …ho pensato (e per fortuna che l’ho pensato) che non sarei stato in grado di guidare nessun veicolo che un minimo di sicurezza dopo la garetta che ci aspetta.

Dopo il pasta party in mezzo ad un nugolo di trailer eccitati dalla gara che incombe le 88 coppie sciamaniche vanno a letto con le galline… ci aspetta un’alzataccia partenza alle 4 del mattino vuol dire sveglia alle 2 restano  4 ore di sonno… e chi dorme ??? 

Partiamo col pulmino da Fregona ed arriviamo a Vittorio Veneto nella piazzetta del via  nella mattina scura di domenica, ognuno intento a controllare il suo zaino, ognuno immerso nei preparativi pre gara, non piove (come promesso dal meteo)  ma vedo che i dubbi sul come vestirsi non sono solo i miei….. si và dalla manica corta alla giacca da montagna, io opto per manica corta e giubbetto asics della maratona di firenze, ormai un porta fortuna.

Veloce spunta e al quarto rintocco del campanile della piazza si parte, circa 160 trailer con luce in fronte si lanciano a tutta manetta come fosse un 10000, il  mio saggio gemello mi fà notare che siamo da nel gruppo dei veloci …. no buono… rallentiamo e torniamo nei ranghi.

Il Troi è affascinante da subito, dopo un piccolo tratto asfaltato si imbocca una stretta scalinata  che s’inerpica fino ad una chiesetta, poi dopo un paio di km di saliscendi si inizia a salire e stavolta per davvero.

Il Pizzoc ci aspetta, la scia delle frontali  che si snoda per il sentiero è sempre un’immagine affascinante, penso chissà se qualcuno laggiù a Vittorio Veneto sta osservando la fila delle luci in mezzo al bosco e si sta chiedendo cosa diavolo sia quello strano fenomeno sciamanico.

La temperatura è semplicemente perfetta saranno 13/15 gradi l’ideale, saliamo lentamente, ma con passo costante davanti a me una coppia mista con scarpe da strada  scivola in continuazione, ma come diavolo si fà a fare un’ultratrail di 70 km con le ASICS da bitume, la lasciamo ad imprecare e continuiamo verso l’alto.

Dopo l’ennesima curva si apre sotto di noi un panorama da WOW !!!  Laggiu 1000 metri sotto la città addormentata con tutte le sue luci in mostra … una vista mozzafiato….. e si và ancora sù saranno circa 10 i km fino ad arrivare alla cima dove iniziamo a vedere albeggiare.

Le nuvole sono state spazzate via da un vento neanche troppo freddo bisogna però ingiacchettarsi ….poi una veloce discesa ci riporta dai 1.550 mt a 1.200 mt per poi risalire  attraversando boschi da favola con stretti sentieri viene voglia di buttarsi a capofitto… ma è lunga e quindi si tiene il passo da trotterellata l’unico che mi puo’ permettere di fare tanti km, Marco potrebbe andare ben piu’ forte, ma questa gara prevede un cordone ombelicale tra le coppie pena squalifica.

Poi arriviamo a scendere il letto di un torrente, si scivola per un nonnulla, fango e sassi viscidi stanno facendo strage le culate non si contano e troviamo anche il soccorso intento ad aiutare uno sfortunato trailer che per me ci ha lasciato la spalla si fà veramente difficile e tecnica… ma tanto divertente :-)

Arriviamo in fondo al tunnel incolumi ma raccogliendo almeno 2 kg di fango equamente distribuiti su braghe e maglietta.

Iniziamo a fare due conti…. azzo il primo cancello è a Vallorch a 14,40 km bisogna esserci in 3 ore e 40 attimo di panico iniziamo a spingere sull’ accelleratore forse abbiamo perso un po’ troppo tempo sul torrente.

Ma arriviamo con 20 minuti di vantaggio e troviamo la simpatia del cimbro Geppo ad accoglierci con un sorriso e tanti incoraggiamenti ….veloce rifornimento d’acqua uvetta e banana e via sappiamo che non c’è da scherzare i cancelli sono stretti per il nostro passo.

Si torna a salire lungo un torrente ripido e pieno di fango una gran fatica siamo in compagnia di 3/4 coppie tutti spiriti trail che piu’ o meno conosco di vista anche loro fanno i conti per il prossimo cancello.

Poi dopo 4 km di sofferenza si arriva in una piana da favola  siamo al 18 km attorno cavalli al pascolo e asinelli che ci guardano stupiti illuminati da un sole che ormai  è sbucato con decisione viene voglia di fermarsi e sdraiarsi lì sul prato e goderne a fondo.

Invece no … non si può…. si continua a correre io e Marco ci stiamo veramente godendo il momento, il fisico risponde perfettamente conosciamo già i primi 35 km e sappiamo cosa ci aspetta non c’e’ da dormire sugli allori.

Il sentiero entra in un bosco di pini dal terreno infido e scivoloso bisogna “sciare” è divertentissimo ma tanto difficile ma sappiamo che in fondo c’è la Madonna del Runal con la sua fontana di acqua fresca che ci aspetta, ma sorpresa arrivati lì troviamo la fonte a secco :-(

Siamo al 25km e superato lo sconforto della fonte secca ripartiamo decisi sulla salita altri 3 km duri su una bella stradina bianca per poi immergersi nel tratto che più mi affascina di questo territorio, un tratto di foresta tirato fuori direttamente dal “Signore degli anelli” ormai ci siamo arriviamo al 2° cancello a Pian delle Canaie.

Qua ci aspetta la Crucca che ci fà festa un enorme piacere sapere che c’è in giro una personalissima tifosa pronta ad incitarci … subito dice “ma non sembrate neanche stanchi” è vero la cosa ci tranquillizza  vuol dire che l’allenamento paga eccome se paga.

Abbiamo incrementato il nostro vantaggio sulla mannaia da stop e abbiamo quasi 45 minuti di vantaggio sul tempo limite del secondo cancello….. siamo dei signori nessuna stanchezza e morale alle stelle, qua troviamo anche  l’amico Gevero altro cimbro doc che ci accoglie e ci incita.

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Controllo zaino per verifica materiale obbligatorio, veloce ricarica di acqua e mitica pozione “mutanda” il tempo per un saluto alla nostra tifosa e via col morale che pompa a mille.

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PS: notare la frontale ancora saldamente in testa alle ore 12e40 la ragazza al ristoro si sente di suggerire “potresti approfittarne per riporla nello zaino” ragazza saggia :-)

Attacchiamo la salita che ci porterà all’antro del Mate residenza dello sciamano che trovate in giro filmato su su you tube.

Questo è il pezzo che non conosciamo, ma siamo fiduciosi i ragazzi del Trail Autogestito ci hanno detto che da qui in avanti è quasi una passeggiata in pratica l’ultima salita poi…”lè tutta in discesa” …. branco di bugiardi.

La salita manco a dirla è di quelle che “spinge” si và sù in mezzo ad un bosco che lascia intravedere la cima di un monte, il mio gemello Marco mi dice “pensa Roberto se dovessimo andare là” infatti non era là, ma sul picco a fianco ancora più alto… la cima coppi del trail,  usciti dal bosco incontriamo un gruppo di giubbotti gialli della protezione civile che ci guardano inorriditi, leggo nei loro occhi il pensiero “ma chi glielo fa fare a questi” ci indicano pietosamente la direzione da prendere lì sulla destra, il sentiero spiana si fà corribile … per 1 km scarso… poi tutto s’inpenna ancora e làssù in cima s’ intravede l’antro dello Sciamano se lo incontro me lo mangio.

E ancora si sale per arrivare finalmente al cospetto di un simpatico signore che si segna il pettorale e ci comunica la posizione 55esimi…. ma a noi importa il giusto, nella nostra testa la fatica è quasi finita ora inizia la parte facile…. quanto ci sbagliavamo l’avremmo capito tra non molto.

Proviamo a correre per uno stretto sentiero in mezzo al prato, ma è quasi impossibile troppi sassi il rischio di lasciarci la caviglia è alto…. inizia anche ad affiorare un po’ di stanchezza, ma ci sta stiamo sbattendo sui 40 km e tutto fila troppo liscio.

Il sentiero diventa terra sdrucciolevole e la pendenza mette a dura prova le ginocchia che tendono ad uscire dalla sede naturale, incontriamo Edered , e il suo compagno, hanno dovuto rallentare per un problema al ginocchio proveranno a raggiungere il traguardo camminando e corricchiando.

Ora il gioco si fà duro il cancello è a al 47 km e non sembra mai arrivare si corre al piccolo trotto e solo in discesa, ma arriviamo e ancora abbiamo guadagnato sul prossimo stop cocacola&parmigiano reggiano  per doparsi e via verso l’arrivo, convinti di non trovare piu’ salite.

Infatti girato l’angolo ci troviamo uno strappo assassino lastricato con sassi bastardi e scivolosi e anche un pò stronzi… e si sale per poi vedere che si sale ancor di piu’

Saliscendi questi sono sali e sali porca pupazza.

Dopo l’ennesima salita vediamo che il sentiero si fionda giu’ per un ripido prato si costeggia un recinto entriamo e ci troviamo in mezzo a cavalli e somarelli…. non ci posso credere il sentiero e’ balisato in mezzo a 20 cm di fango mista cacca non c’è verso di non piantarsi siamo in due coppie e forse per la poca lucidità non vediamo altra strada che passarci in mezzo…..fantastico :-) devo ancora trovare il coraggio di lavarle.

Ma tanto chissenefrega è finita la salita e infatti usciti dalla melma il percorso presenta un strappone corto ma ripido iniziamo a cedere col morale… mamma mia la fatica quella bastarda dentro si fò sentire e  inizia a diventare tanta… ormai si cammina e basta… ma ancora non si rantola, iniziamo a fare i conti di quanto manca all’ultimo ristoro le continue salite ci stanno minando il morale, capisco che Marco sta un po’ cedendo moralmente e cerco di aiutarlo cercando piu’ che altro di aiutare mè stesso.

La ragazza della coppia mista che ci accompagna ha un cedimento improvviso non ce la fà più si ferma su un sasso e chiede riposo per la schiena, spero che ce la faccia a riprendersi (e lo farà passandoci davanti a due km dall’arrivo) fatti 200 metri finisce la salita mi giro e con tutto il fiato che ho urlo ai due sotto “ci sono 200 metri poi finisce la salita” spero che serva ad alzare il morale alla ragazza.      

Una strada bianca che sembra non finire mai ci porta lentamente, ma molto lentamente verso i 54 km dell’ultimo ristoro e cancello riusciamo anche a correre per la leggera discesa 1 km di asfalto e là appare il ristoro con Cristina che ci aspetta (stavolta non dice ma come siete freschi ) ci guarda e ci chiede almeno un sorrisino.

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Questo è il massimo che riusciamo a fare.

Qua una bella notizia siamo in realtà al 57 km ne mancano solo 11 (i km totali sono poco piu’ che 68) e a noi rimangono 3 0re e mezza per farli ….. riprendiamo morale anche perchè nella nostra anima è ancorata la convinzione che salita e fatica siano terminate chiediamo conferma ai volontari che però non mi sembrano così convincenti, il classico segno a sbisciolamento che indica il sù e giù che ci fanno ci lascia un pò così…. interdetti. 

Ma ormai il morale è a mille salutiamo la Crucca e via verso l’arrivo quasi dietro l’angolo…. quasi…. molto quasi….

Incredibile… ancora salita… corta ma sempre salita è, poi un tratto di strada cementata sempre in sù  ancora arrancare.

Passiamo sotto una sbarra dobbiamo chinarci per passare a momenti mi spezzo in due, la schiena fino a lì non l’avevo considerata parte integrante della mia stanchezza invece cè anche lei a bussare pietà.ù, ma non cè tempo qui non si fanno prigionieri.

Là in fondo un ristoro non previsto chiediamo quanto manca 6 km e mezzo e via sempre avanti sempre più lenti…. sempre più storti.

Ora il gioco si fà duro e capisco cosè un ultratrail la crisi è tosta fatta di silenzio e cammino prendo un altro Gel e dò le ultime ciucciate di glucosio, ma non si migliora di niente.

Ancora l’ennesima salita e un taglio in mezzo ad un bosco arriviamo davanti ad un addetto e facciamo l’errore di chiede i km “circa 8 ci fà questo” ma come aumentano invece che diminuire? Sarà uno straniero non conosce la strada …

Poi arriviamo alla mazzata finale il famoso tratto delle terre nere un tratto con forte pendenza verticale e laterale, uno stretto sentiero reso viscido dal fango e dai sassi ….. “merda” facciamo in coro, e ci buttiamo in mezzo al bosco.

Si và verso valle, tutto sommato anche speditamente e troviamo la coppia femminile che ci aveva superato una decina di km prima, sono in panne imbrigliate per il sentiero, procedono lentamente più per paura di cadere che per stanchezza, le incito a non cedere, ma dobbiamo sorpassarle non è sentiero che permetta di camminare piano, ci si può far male bisogna lasciare andare le gambe il più possibile altrimenti partono le ginocchia

Per fortuna che nei punti più critici ci sono corde tesate a cui aggrapparsi proviamo anche ad aumentare l’andatura, ma le ginocchia fanno molto male, Marco sempre piu’ silenzioso non ne può più vuole arrivare alla fine, scivola anche malamente, ma scivolano anche i km arriviamo su una sterrata bella larga mancano 4 km ci passano davanti 3 coppie chissenefrega.

Gli ultimi 3 km sono un autentico calvario…. ma troviamo la forza di reagire trovando energie non sò dove e riusciamo a corricchiare poi arrivati sotto l’ennesimo strappo troviamo un gruppetto di tifosi vestiti di arancione che ci incita a non mollare ancora 500 metri forza.

Dentro di me penso gli  “Hare Krishna” presenti all’arrivo del Troi…. ma erano tifosi della coppia femminile menzionata pocanzi erano in tanti e chiedevano notizie delle loro beniamine, li rassicuriamo “stanno arrivando sono dietro a noi” in realtà ci metteranno un’altra ora incredibile quanto può diventare dura questa gara.

Finalmente Fregona dico a Marco di provare ad assumere un aspetto mediamente decoroso e giriamo l’angolo correndo… là in fondo il pallone e la Cristina che ci urla correndoci incontro “siete arrivati !!!” vediamo e sentiamo il mitico Alex Geronazzo che urla il nostro nome incredibile 13 ore e oltre e lui è lì a darci il 5 e non solo lui un sacco di gente che si congratula… il bello del Trail ….troppa tanta bella gente.

Siamo sfiniti e stravolti ci dobbiamo sedere un attimo per riprenderci con tante persone che si congratulano… incredibile.

Oggi a distanza di un giorno  non riesco a togliermi dalla testa tutte le belle sensazioni provate la fatica non cè più è solo un dettaglio un ricordo lontano…..

Chiedi se sono felice :-)

Roberto e Marco finisher all’antico TROI DEGLI SCIAMANI scusa se è poco.

arrivo

venerdì 17 settembre 2010

The holidays are over :-(

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Già… come iniziano subito finiscono …. arrieccoci a sudare gobbi sul lavoro, ma il vero sudore sarà quello di domenica prossima 19 settembre alle ore 4 del mattino inizierà l’ avventura da Fregona …. 70 km 4.500 D+ il Troi degli Sciamani mi aspetta … se vivrò racconterò…. a presto.

venerdì 27 agosto 2010

FERIE …. FINALMENTE FERIE…..

 

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…………………………………………………………………………………….. al 15 settembre

lunedì 23 agosto 2010

TAFANO

tafano maschio Tabanus bovinus

Io non ho niente di personale intendiamoci  contro la suddetta bestiola.

Capisco anche il suo incredibile bisogno di affetto e quella sua continua ricerca del contatto fisico… è un’ ottimo animale da compagnia, non ti annoi mai…. soprattutto se ti fanno festa in un gruppo numeroso e ronzante…...

Ma porca zozza e qui mi soffermo e chiedo…. perchè con tutto il “caprume “ che ha a disposizione e con le centinaia di migliaia di bovini, ovini, equini, suini sparsi in quà e in là sul vasto territorio mi debba squassare i maroni cercando affetto e mangiandomi in continuazione mentre sono in mezzo a una montagna a farmi le mie quattro ore di fatica in santa pace.

Ma che Odino gli bruciasse tutte le alucce lentamente….. ma molto lentamente.

  Dante

lunedì 16 agosto 2010

ECOMARATONA VAL D’ ARDA – PIACENZA – 15 agosto 2010



Ci sono giornate decisamente storte, quella della vigilia di questa gara è una di queste.

Il tempo è autunnale e per quella che viene definita la ecomaratona più calda d’Italia è decisamente  il colmo, piove per tutto il sabato, raggiungiamo Bore  sotto un autentico diluvio con strade  ridotte  a torrenti in piena.

Trovato l’ albergo abbiamo subito a che fare  con la proprietaria… un’ autentica  arpia, che si esprime a suoni gutturali con sguardo torvo e che sembra sempre pronta a morderti, secondo me è anche velenosa.

Le camere sono da film dell’orrore e scappiamo appena possiamo per andare a cercare  una trattoria dove ci si  possa tirare sù il morale, e almeno lì si prende bene e si assaggia i tortelli all’ erbette con ricotta ,veramente  eccezionali, alle 21 tutti a letto tra cupi pensieri.

Domenica 15 lè tutta un’altra storia… già scappare dall’ albergo dà un gran senso di conforto e poi rivedere la luce del sole che ci prova dà la scossa al morale, arriviamo a Morfasso quasi in allegria la gara si farà nonostante il tempaccio del giorno prima.

Ci sono 15 gradi e alle 7 del mattino iniziano ad arrivare i runners a colorare la giornata in partenza saranno 150.

Temperatura ottimale 15°c e brezzolina, e soprattutto le nuvole alla larga evvai !!!

Un piccolo breafing e l’Elio fà scattare  il conto alla rovescia, e via...

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Un giro attorno al paese e s’inizia a salire, il serpentone colorato se ne và per i monti, ancora non riesco a rendermi conto quanto sarà duro questo trail, ma la sfilza di nomi di montagne che ha fatto l’Elio un po’ mi preoccupa in effetti ha indicato tutte le cime attorno senza schivarne neanche una… mah!!!

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La pioggia del giorno prima presenta il conto e da subito si ha a che fare con bellissime pozze ripiene di fango argilloso, quello da scarpa da 3  kg per intenderci il bello del correre offroad e ci si diverte un sacco.

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La prima parte di questa eco è decisamente corribile, per me quasi una fregatura le salite camminate mi danno il tempo di rifiatare, ma qua si corre.

Poi inizia la salita con l’ascesa alla Madonna del Monte e qui già i giochi si fanno pesi,  molto bello e suggestivo il calanco.

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By Kappadocio

Poi completato un anello attorno al monte si và alla Croce dei Segni, 1070 m slm e si torna indietro verso la seconda parte della Eco…. quella che porterà al crinale,che un pò mi preoccupa.

Attraverso la carrareccia fatta a ritroso e alcuni tratti di strada asfaltata andiamo velocemente incontro al bosco ricco di pozze e fango finito il bosco ed arriviamo finalmente ai piedi del Monte Monegosa dove il sentiero s’inerpica in verticale aprendo ai fianchi ampi spazi vuoti dove io ogni tanto infilo lo sguardo cagandomi addosso naturalmente:-)

Ma tengo duro e mi arrampico facendo l’indifferente (sguardo a terra a controllare dove appoggio i piedi)

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By Kappadocio

Poi le famigerate corde, ma lì ormai sono colto da un’ inaspettato coraggio, non so se il vento che tira forte o lo stupendo spettacolo che mi circonda, ma senza un briciolo di paura a tratti anche corricchiando mi infilo giù appeso alle funi …. bellissimo.

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Poi entrando di nuovo nel fitto del bosco si raggiunge l’ultima asperità il Monte Lama e i suoi bellissimi pratoni già proprio lui quello che all’Abbots Way è stato saltato per la presenza di nebbia (ora che ho visto ancor di più decisione saggia)

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Infine una discesona spezza gambe (quel pò rimaste ovviamente) ci porta con saliscendi continui verso l’arrivo attraverso carrareccie immerse nel bosco.

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L'intero percorso su Every trail

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Poi infine Casali il suo traguardo e un fantastico pasta party,  ho impiegato  6 ore e 13 minuti tempo da perfetto tapascio/trail/runner le gambe quasi nuove già il giorno dopo, ma un’insolita stanchezza di fondo a cui non sono abituato… mia nonna…  fantastica nonna emiliana … tutto lasagne e tortellini soleva spesso dire "La vciaia l'è una brotta bagaia!"

Quanto aveva ragione mia nonna Corinna.

Concludendo una Ecomaratona vicino a casa organizzata in maniera impeccabile, con ristori perfetti ben forniti e presidiati… note negative noi….che continuiamo a buttare pattume a destra e manca nonostante bidoni e sacchi ovunque… parlo al plurale perchè nonostante io ci stia attento a non far cadere nulla a terra mi ritengo corresponsabile in quanto partecipante, possibile che si debba essere merdoni per forza  :-((

Buone corse a tutti e un abbraccio

Dante

 

Stupendo il servizio foto offerto da modena corre bravissimi

Ecomaratona Valdarda (PR) - Arrivi di Italo Spina
Ecomaratona Valdarda (PR) - di Italo Spina

e  bravo il kappadocio sempre armato della sua macchina fotografica
Ecomaratona Val d'Arda 15 agosto 2010

 

martedì 27 luglio 2010

Primo assaggio “Troi dei Sciamani”

Arriviamo il venerdi a Vittorio Veneto, 2 ore e 15 minuti da Bologna, dopo una settimana di lavoro infernale, in tutti i sensi, con temperature tra i 32°c e  i 34 °c, stanchi morti e sotto un diluvio biblico non facciamo neanche in tempo a trovare l’albergo che già dormiamo profondamente.

Il ritrovo è alle 6 di mattina e ci presentiamo io e Marco puntuali per il nostro assaggio d’avventura.

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Subito l’impatto con i “cimbri” è ottimo tutti ragazzi giovani (mamma mia questi mi stroncano) e simpatici, magri come acciughe con fisici da atleti.

Il tempo di fare la conta e via su per una scalinata che ci porterà all’inizio del sentiero.

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Partiamo già di un buon passo, ma io stoico faccio finta di niente, per fortuna che presto i “giovinastri” capiscono di avere il vecchietto al seguito e moderano il passo :-)

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La salita al monte Pizzoc è di quelle che io reputo con un termine tecnico di tipo alpinistico “tritaossa” 10 km senza respiro l’indice della fatica è il tempo impiegato 2 ore e 36 minuti per una salita attaccata con calma, ma non troppo.

Marco che come al solito è in overdose di km (se non corre tutti i giorni muore) è decisamente stanco e mi guarda  perplesso se i primi 10 sono così quando mai arriveremo a farne 70 di km ?

 

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Andando incontro alla vetta,  i prati fioriti prendono il sopravvento sul sentiero sassoso e già dal punto di vista estetico il panorama è di quelli giusti per cui vale la pena spargere sudore.

Sotto il gruppo nella curva panoramica  alle spalle in lontananza si vedono benissimo i colli Euganei percorsi con la TCE.

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Finalmente la cima, la giornata dal punto di vista climatico  è quasi perfetta  un temporale gira sopra di noi portando aria fresca, ma non la pioggia dopo una breve sosta tattica  per indossare un giubbotto antivento proseguiamo … stò tenendo botta e seguo la scia degli altri … bravi ragazzi hanno promesso un passo “didattico” e lo stanno rispettando è proprio così, a mio parere, che bisogna interpretare questi allenamenti collettivi.

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Poi entriamo nel cuore del Troi la foresta, un bosco meraviglioso dal fondo reso infido dalla pioggia caduta nella notte, ogni tanto si scivola.

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Al Villaggio cimbrico di di Vallorch sono passati 14km e ci attende un ristoro con i fiocchi torta e addirittura caffè caldo complimenti a Mara per il servizio da serie A

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Si aggiunge anche altra gioventù e si riparte per trovare subito una salita più corta, ma veramente impegnativa in pratica si risale un torrente, che per tutta la notte deve essere stato in piena d’acqua … bellissimo rami da scavalcare, sassi viscidi insomma se è Trail che Trail sia.

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Poi finalmente un bel pianoro con tanto di mucca al pascolo.

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Per concludere le nostre fatiche di sabato ci sarà ancora una stupenda discesa tecnica in mezzo ad un bosco favoloso dove il sottoscritto ha in pratica rischiato i massimi scivolando in continuazione sulle foglie viscide… una delicata questione di pesi la tecnica era un pò quella dello sci per intenderci e appena arretri il baricentro è culata assicurata….

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Poi foresta da signore degli Anelli, bosco elfico con tanto di cerbiatto che ci attraversa la strada.

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Stupendo questo TA organizzato molto bene con ottimo terzo tempo finale, il giorno dopo lo abbiamo saltato  per dare spazio anche alla famiglia, ma anche per tenerci quel pò di sorpresa e non conoscere del tutto il nuovo percorso è stato un TA duro dove si è percorso 30 km, ma si è affrontato il 70% del dislivello totale circa 3300 D+ in 6 ore40 minuti, tutto sommato non male , abbiamo capito che non sarà semplice arrivare in fondo , ma ci si puo’ provare chi vivrà vedrà.

 

 

TA 30 km

Percorso del TA 

Giro completo 70 km

Percorso intero 

Un ringraziamento a gevero72 e el bortol autori di tutte le foto del TA dei cimbri.

Buone corse a tutti

Dante